Roma, 6 nov. (LaPresse) – Le misure di sicurezza saranno rigide e intorno allo stadio Olimpico, domenica prossima, ci sarà una sorta di zona rossa. Sale l’allerta per il derby fra Roma e Lazio che inizia alle 15, il primo con le curve divise per le nuove barriere volute dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Intanto nel tardo pomeriggio si riunirà in questura il tavolo tecnico per decidere le misure di sicurezza, che saranno ferree sia dentro che fuori lo stadio. In particolare sarà monitorata una area vasta attorno all’Olimpico, da Ponte Milvio al Ponte della Musica. Come sempre saranno attive zone di filtraggio e prefiltraggio e una sorta di area rossa attorno al Foro Italico.

Una situazione che fa dire al prefetto Gabrielli di “non essere serenissimo” in vista della stracittadina. “Purtroppo anche lo scorso derby che è stato fatto senza barriere e non c’era la questione di cui stiamo parlando, abbiamo impiegato 1700 uomini e purtroppo ci sono stati due accoltellati, ci sono stati incidenti a Ponte Milvio e ci sono state cariche”, rileva. Da una parte Gabrielli si definisce un’inguaribile ottimista auspicando che: “alla fine prevalga il buon senso, anche se purtroppo in alcuni settori il buon senso non ha cittadinanza”. Dall’altra però avverte che, se dovesse succedere qualcosa: “la risposta sarà repressiva per tutti i comportamenti lesivi dell’ordine pubblico e della sicurezza e tutto questo poi inevitabilmente andrà a restringere gli spazi di dialogo e confronto. Lo stadio, per quanto qualcuno lo consideri una zona franca, è un luogo di pubblico spettacolo”.

Il prefetto ribadisce che la settorializzazione delle curve dell’Olimpico “non è stata fatta con il cemento armato” ma “solo se ci sarà un diverso modo di atteggiarsi del tifo le norme potranno essere riviste, ma non si pensi che il gioco sia del tipo ‘non rientriamo finché non togliete le barriere’. Se questo è l’atteggiamento, di derby senza curve ne vedremo in maniera industriale”. Una situazione che lederebbe l’immagine del calcio italiano nel mondo. Nei giorni scorsi, a tal proposito, il presidente del Coni, Giovanni Malagò si è auspicato che i tifosi abbiano un ripensamento: “Mi dispiace da morire vedere lo stadio con le curve vuote o semivuote, senza il tifo organizzato, quella parte più forte della tifoseria”.

Un pensiero condiviso anche dal presidente della Sampdoria, e romanista doc, Massimo Ferrero che, oggi a margine di un evento al Coni, ha voluto lanciare un appello a tutti i tifosi ragazzi, laziali e romanisti: “andate a vedere il Derby. Le porte devono essere aperte, leviamo queste barriere, e applichiamo le regole. Cacciamo via chi va allo stadio solo per fare casino dimostrando così di non amare lo sport e il calcio. Tutti devono potersi godere l’emozione dello sport, che è vitalità e vivacità”.

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