Torino, 23 ott. (LaPresse) – A quattro anni da quel maledetto giorno, il Motomondiale e più in generale il mondo dello sport non dimenticano Marco Simoncelli. La mente corre ancora al 23 ottobre 2011. Si corre in Malesia, sul circuito di Sepang, la penultima prova del Mondiale classe MotoGp. Nel corso del secondo giro il 24enne pilota di Cattolica, campione del mondo nella classe 250 nel 2008, perde il controllo della sua Honda e, nel tentativo di restare in sella, attraversa trasversalmente la pista, venendo investito da Colin Edwards e Valentino Rossi: i due se lo trovano davanti e non hanno modo di evitarlo. L’impatto è tremendo, tanto che al ‘Sic’ si sfila il casco. Il pilota romagnolo resta privo di sensi sulla pista, i soccorsi non fanno il miracolo: Simoncelli muore in seguito ai traumi riportati alla testa, al collo e al torace.
La notizia della sua scomparsa è un choc per tutto l’ambiente, ma ha grande risonanza anche fuori dal mondo più strettamente extramotociclistico. Il ricordo del ‘Sic’ sopravvive nel tempo. Il 2 novembre 2011 gli viene intitolato il circuito di Misano e il 30 maggio dell’anno scorso il suo nome entra a far parte della ‘Hall of Fame’ ricevendo il riconoscimento di MotoGp Legend al Gran Premio d’Italia. La sua famiglia, con la fondazione ‘Marco Simoncelli Onlus’, resta in prima linea in numerose iniziative di carattere sociale e umanitario. Ovviamente, in più di un’occasione i colleghi hanno voluto omaggiare lo sfortunato pilota. E il ricordo non può non tornare in occasione della tappa malese del Motomondiale, scattata oggi con le prove libere. ‘Sepang 23/10/2011 – 23/10/2015. Non ti dimenticheremo mai, Marco’, scrive oggi il sito della MotoGp. Anche il Milan ha voluto ricordare Simoncelli, grande tifoso rossonero: ‘Il Milan stava raggiungendo in pullman lo Stadio di Lecce per giocare la gara di Campionato. La notizia da Sepang, dalla lontana Malesia. Lo sconforto. Il ricordo. Quattro anni dopo, oggi e sempre: ciao Sic!’.
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