di Antonio Martelli
Zurigo (Svizzera), 25 set. (LaPresse) – Si stringe sempre di più il cerchio intorno a Joseph Blatter. Il presidente della Fifa è da oggi ufficialmente indagato dalla Procura Svizzera con l’accusa di appropriazione indebita e distrazione di fondi neri. L’importante iniziativa contro Blatter è l’ennesimo sviluppo del maxi scandalo corruzione che travolse la Fifa a maggio, quando 14 funzionari vennero arrestati con varie accuse, tra cui riciclaggio di denaro. Tra le pesanti accuse rivolte al numero 1 della Fifa anche quella di aver versato “fondi illeciti” a favore del presidente dell’Uefa Michel Platini. Il pagamento, datato febbraio 2011, sarebbe sull’ordine dei due milioni di franchi svizzeri e sarebbe stato effettuato per un lavoro presumibilmente svolto dal francese tra il 1999 e il 2002. Platini è stato a sua volta interrogato ma al momento non risulta indagato. Blatter è accusato, secondo quanto riporta il comunicato ufficiale del Procuratore generale svizzero, di “malagestione criminosa e appropriazione indebita“. Per quanto riguarda il contratto firmato con il capo del calcio caraibico Jack Warner nel 2005 l’attenzione sarebbe rivolta ai diritti tv. Inoltre Blatter è stato interrogato dalla Procura, che ha svolto una perquisizione nella sede della Fifa, con il sequestro di alcuni dati considerati importanti per le indagini.
Blatter ha insistito nel dichiararsi innocente e di non aver commesso alcun illecito. Il presunto coinvolgimento di Platini, invece, rischia di diventare un’ombra pesantissima sulle speranze dell’ex fuoriclasse francese di diventare l’erede di Blatter alla guida della Fifa. Platini ora dovrà certamente chiarire perché questo presunto pagamento sia stato effettuato nove anni dopo. Oggi era prevista una conferenza stampa di Blatter, poi annullata proprio per l’improvviso interrogatorio dinanzi ai magistrati dopo una riunione del Comitato esecutivo della Fifa. L’organo di governo del calcio mondiale ha assicurato che continuerà a collaborare con le autorità svizzere. In una nota si ha ribadito che “dal 27 maggio la Fifa ha collaborato con l’ufficio del Procuratore, rispettando le richieste di documenti, dati e altre informazioni. Continueremo allo stesso livello di collaborazione durante le indagini”. Non a caso diversi testimoni appartenenti alla Fifa a vari livelli avrebbero già espresso la loro disponibilià a fornire prove sui casi di corruzione. Era da tempo che gli investigatori svizzeri stavano indagando contro Blatter. Il presidente della Fifa uscente non è in custodia cautelare ed è libero di muoversi, anche se di fatto è dal mese di maggio che non esce dalla Svizzera.
Nel corso del Comicato esecutivo di oggi, infatti, tra le altre cose la Fifa ha deciso di spostare la sede della prossima riunione del Comitato dal Giappone a Zurigo, visto che il Paese del Sol Levante ha un trattato di estradizione con gli Stati Uniti e Blatter e diversi altri funzionari rischiano l’arresto. Il numero 1 della Fifa oggi se ne è rimasto in silenzio, per lui ha parlato il legale Richard Cullen. L’avvocato americano ha ribadito in un comunicato che non c’è stata “alcuna cattiva gestione”. Cullen ha dichiarato che “Blatter ha offerto piena collaborazione alle autorità svizzere nell’inchiesta aperta nei suoi confronti. I contratti oggetto dell’inchiesta della procura elvetica sono stati adeguatamente preparati e concordati dallo staff della Fifa. Sempre oggi la Fifa ha ratificato la decisione sulle date per la Coppa del Mondo del 2022 che si disputerà in inverno in Qatar nel 2022, tra il 21 novembre e il 18 dicembre.
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