Milano, 17 set. (LaPresse) – “Mi manca una panchina. Però proprio in questi giorni facevo una riflessione, io alleno dal 1990, ahimè, sono 25 anni e non ho una panchina per la prima volta. Non ho l’ansia di ritornare, ma sicuramente mi manca”. Così Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, intervistato ai microfoni di Rtl 102.5.
VIVA ANTONIO CONTE. E se dovesse tornare a bussare l’Italia risponde così: “Io in questo momento penso ci sia un programma federale importante, con un allenatore importante, quindi non pensano assolutamente al dopo, devono vivere il momento. Hanno una qualificazione quasi raggiunta, quella degli europei, poi ci sono le qualificazioni ai Mondiali, quindi sono convinto che la continuità è una cosa che alla lunga premia il progetto tecnico. Viva Antonio Conte? Assolutamente sì”.
BALOTELLI PRESENTATO BENE. “Nel calcio si ha ragione, si ha torto, ogni settimana si cambiano pareri. Sono sempre dell’idea che potenzialmente Mario sia un campione straordinario, deve solo dimostrare quella maturità che un campione deve avere. Se non hai maturità non sei un grande campione. Mi sembra però che si sia presentato bene, ho già sottolineato in passato il fatto che ha parlato di sentimenti, della paternità, della mancanza del padre, quindi sono argomenti forti che solo delle persone mature vogliono accettare di prendersi queste responsabilità. Se è un giocatore maturo può esprimersi veramente al meglio”. Con il tecnico bresciano Balotelli fece un grande protagonista agli Europei del 2012.
ESPLOSIONE FLORENZI. Sull’esplosione di Florenzi rivendica di averlo valorizzato per primo: “Io quando ero ct l’ho convocato, sono stato il primo a credere in lui anche come terzino destro, in un Italia-Francia a Parma e lui non era molto convinto, adesso mi sembra che abbia trovato anche lui la maturità. Il gesto tecnico suo comunque è straordinario, solo il fatto di averlo pensato è qualcosa di importante”.
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