Di Andrea Capello

Roma, 17 set. (LaPresse) – “Nella nostra azione impererà il rigore assoluto”. Parole chiare e precise. Sono quelle del responsabile della neonata struttura antidoping Nado-Italia, il generale Leonardo Gallitelli, già comandante dei Carabinieri. Un incarico assunto dopo 47 anni al servizio dell’Arma: “Ho contrastato tutti i fattori inquinanti della società civile, dalla mafia alla corruzione – spiega -. Il doping è un fattore inquinante dello sport. Un mondo al quale tutti guardiamo e nel quale cerchiamo immagini di pulizia e lealtà. Questo fattore scellerato va ad incidere pesantemente sulla sua immagine”.

Gallitelli parla di una struttura già efficiente che cercherà di migliorare, ma soprattutto di un mondo dello sport che deve essere “simbolo di pulizia e sacrificio ed a questo vanno educati i nostri giovani. E’ l’impegno che perseguiremo insieme”. Il capo della Nado-Italia ha spiegato anche che un’attenzione particolare sarà posta al capitolo dei controlli a sorpresa (verranno intensificati, ndr) e non si è tirato indietro nemmeno quando è stato evocato il caso di Alex Schwazer. “Ha portato dolore anche alla mia persona”, ha spiegato, alludendo al fatto che il marciatore altoatesino ai tempi era membro dei Carabinieri.

La scelta del generale è stata avallata anche dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e dal ministero della Salute. “Ho presentato il nome di Gallitelli al premier, Matteo Renzi, all’interno di una lista di tre. Mi ha detto immediatamente che voleva fosse Gallitelli per la grande stima. Successivamente, ho ricevuto anche la piena e totale adesione del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin”, racconta il numero uno del Coni Giovanni Malagò. Secondo il capo dello sport italiano in questo modo la struttura: “compirà un enorme salto in avanti perché Gallitelli è sinonimo di ulteriore credibilità. Sarà lui a prendere ogni decisione”.

Con questa figura di spicco in un ruolo così importante il presidente del Coni mette “l’ultimo tassello” a una delle sue battaglie: “Ho sempre detto di aprire ai Nas cassetti e scrivanie – argomenta -. L’organizzazione che per antonomasia ha maggiore credibilità nazionale ed internazionale visti anche gli accreditamenti ufficiali che le sono stati dati dalla Wada”.

Per questo motivo, e per dare un ulteriore segnale forte, i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri a dicembre saranno insigniti nella tradizionale cerimonia annuale del Collare d’Oro, la massima onorificenza sportiva “per quanto fatto negli ultimi decenni”.

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