Roma, 14 set. (LaPresse) – “È doveroso che le istituzioni del Paese e dello sport siano state vicine a due ragazze impegnate in uno dei tornei più importanti del mondo insieme a Wimbledon”. Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, a proposito delle polemiche sollevate per il viaggio del presidente del Consiglio Matteo Renzi a New York per assistere alla finale degli Us Open tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. “Ricordo che Renzi ha la delega allo sport e quindi a tutti gli effetti, oltre alla guida del Governo, ha la rappresentanza del mondo sport”, ha spiegato ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno. “Non giustifico nessuno, né copro qualcosa. Ma se ci fosse stata la finale del Mondiale, o di Champions con due squadre italiane, e il presidente del Consiglio non ci fosse andato, sarebbe successo di tutto”, ha aggiunto Malagò. “Se c’è la presenza ad una manifestazione non calcistica come può essere il tennis o il basket o il volley, ognuno ha opinioni legittime, ma sono fuori luogo”.

“La verità è che Renzi è il nostro primo tifoso e lo è anche il nostro Presidente della Repubblica, ogni volta che c’è un risultato è il primo a chiamare e voler trasmettere ai ragazzi e alle ragazze quanto è stato loro vicino e li ha seguiti”, ha proseguito il numero uno del Coni. “Quando ci sono grandi manifestazioni sportive Renzi li segue e logisticamente quando ha visto la semifinale di Pennetta ha cominciato, mentre lavorava a Palazzo Chigi, a vedere cosa faceva Vinci con Serena Williams. A quel punto – ha spiegato ancora Malagò – mi ha mandato sms e mi ha detto: se anche lei vince non possiamo non andare, ci sono due italiane in finale, quando ricapita. E io gli ho detto che ero d’accordo”.

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