di Alessandro Banfo

New York (Usa), 12 set. (LaPresse) – La prima finale tutta italiana in uno Slam, ancor più bella perché davvero impronosticabile. Le protagoniste dell’impresa azzurra sui campi degli Us Open, quarta e ultima prova del Grande Slam, sono Flavia Pennetta da Brindisi e Roberta Vinci da Taranto. Le due over 30 conquistano due vittorie rispettivamente contro la numero 2 e la numero 1 del mondo. I due approdi in finale rappresentano la quarta e la quinta presenza in una finale Slam per una giocatrice italiana, dopo il successo al Roland Garros di Francesca Schiavone nel 2010 e le finali ancora della Schiavone e di Sara Errani ottenute sempre sulla terra parigina.

La giornata da ricordare la accende la più attesa, Pennetta, che si trovava di fronte su cemento di Fluishing Meadows la numero 2 del ranking del mondo Simona Halep. La numero 26 del mondo si rende protagonista di un match praticamente perfetto, concededendo solo quattro game ad un’avversaria più quotata e di otto anni più giovane. Nel primo set la brindisina sfrutta i ritmi bassi dell’avversaria e chiude su 6-1 con un dritto implacabile. Nel secondo set la Halep sembra reagire ma l’azzurra riesce con i cambi di ritmo a mandare in tilt la rumena e chiude la pratica in 59 minuti di gioco. E a fine partita, dopo i complimenti del compagno Fognini su Twitter, non nasconde la soddisfazione: “E’ incredibile. Non pensavo che sarei arrivata così lontano nel torneo. Oggi credo di aver giocato davvero bene”.

Ma nella serata italiana arriva anche l’urlo di gioia di ‘Robertina’ Vinci, che aveva raggiunto la prima semifinale Slam in carriera a 32 anni. Contro di lei la Williams, padrona di casa e lanciata verso il Grande Slam. Nel primo set, terminato 6-1 per l’americana, sembra che l’avventura dell’azzurra a New York possa finire così, senza nessun rimpianto. Ma la Vinci non ci sta e nel secondo set sfrutta un momento di stanchezza della numero uno del ranking e la punisce con un controbreak nel quinto game che le consente di accumulare un vantaggio che la porta al terzo set. Nel parziale decisivo Serena, che finora in carriera non aveva mai concesso neanche un set alla Vinci, accelera e si porta sul 2-0 con il pubblico che la acclama. L’azzurra però controbrekka, lotta disegnando tennis e concretizza un break nel settimo gioco portandosi sul 4-3. Poi completa l’impresa con il 6-4 finale con un game vinto a zero: “E’ come un sogno, ho battuto Serena, scusate ragazzi (rivolgendosi agli spalti, ndr) per me è un momento straordinario, sono molto emozionata. Ho cercato di stare agganciata ad ogni punto, quando servivo tremavo tutto e ho provato a mantenere la concentrazione. E’ il più bel momento della mia vita”.

Oggi allora ecco il derby azzurro sul cemento azzurro di New York, dove tutti si aspettavano le urla di potenza della Williams, apparsa disorientata dal coraggio della Vinci. La favorita appare Pennetta, che vantava già una semifinale nel 2013 qui e che conduce 5-4 sulla Vinci. Ma come dimostra la pazza e storica giornata di oggi i pronostici sono fatti per essere ribaltati, magari sull’onda di un rovescio in back.

Renzi vola a New York per assistere a finale Us Open Pennetta-Vinci

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