Torino, 11 set. (LaPresse) – Il bilancio della Juventus torna in utile dopo sei anni. La società di calcio, beneficiando dei risultati sportivi della scorsa stagione, ha terminato l’esercizio al 30 giugno 2015 con un risultato netto di 2,3 milioni di euro, contro la perdita di 6,7 milioni dell’anno precedente. Non è previsto dividendo, ma l’utile sarà messo a riserva. Juventus ha realizzato nel corso dell’esercizio ricavi per 348,2 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto ai 315 milioni dell’anno 2013-2014. Cala anche l’indebitamento finanziario netto, che passa da 206 milioni di euro a 188,9 milioni, pari a un taglio dell’8,3%.
La variazione positiva dell’utile deriva da incrementi dei ricavi ricorrenti per 32,4 milioni (+10,3% rispetto all’esercizio precedente) e non ricorrenti per 1,8 milioni, parzialmente compensati da aumenti dei costi del personale tesserato per 11 milioni (+6,5% rispetto all’esercizio 2014/2015) e non tesserato per 3,4 milioni, degli ammortamenti sui diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per 7 milioni e degli oneri da gestione diritti calciatori per 3,3 milioni, nonché da altre variazioni nette negative per 0,5 milioni. Queste ultime includono principalmente maggiori imposte sul reddito (1,7 milioni) parzialmente compensate da minori altri costi operativi (0,4 milioni) e da minori accantonamenti (0,8 milioni).
Il calo dell’indebitamento finanziario, pari a 17,1 milioni, è determinato dai flussi positivi dalla gestione operativa (+55,9 milioni), parzialmente compensati dagli esborsi legati alle Campagne Trasferimenti (-25,7 milioni netti), dagli anticipi versati a vari fornitori in relazione al Progetto Continassa (-1,3 milioni), dagli investimenti in altre immobilizzazioni (-4,7 milioni) e dai flussi dell’attività di finanziamento (-7,1 milioni).
Il patrimonio netto al 30 giugno è pari a 44,6 milioni, in aumento rispetto al saldo di 42,6 milioni del 30 giugno 2014, principalmente per effetto del’utile dell’esercizio (2,3 milioni), della movimentazione della riserva da cash flow hedge (+0,2 milioni) e della Riserva da utili/(perdite) attuariali (-0,4 milioni).
Alla fine dell’esercizio Juventus dispone di linee di credito bancarie revocabili per 354,3 milioni, utilizzate per complessivi 164,2 milioni, di cui 60,1 milioni per fideiussioni rilasciate a favore di terzi, 13,3 milioni per finanziamenti, 0,3 milioni per scoperti di cassa e 90,5 milioni per anticipazioni su contratti e crediti commerciali.
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