Roma, 7 set. (LaPresse) – “La sensazione è che da parte di troppe società di Serie A la Nazionale sia vissuta non dico come fastidio ma come ostacolo alla stagione e questo non si sposa con interessi gli interessi del Ct e di tutta la nazione che vuole vedere la squadra primeggiare”. Lo dice l’ex commissario tecnico dell’Italia, Roberto Donadoni, parlando ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su Radio 1. “C’è un tipo di cultura in Italia che non privilegia molto il discorso legato alla Nazionale – ribadisce – quando ero io ct che avevo messo al’attenzione la possibilità di finire prima il campionato ed avere due settimane in più per lavorare invece, un po’ per cultura un po’ per mentalità, hanno mantenuto canoni i canoni che da sempre esistono ed invece vanno modernizzati per poter prendere che il ct possa lavorare in un certo modo creando una squadra competitiva”.
In queste ultime due gare vinte contro Malta e Bulgaria l’Italia ha fatto vedere carenze in attacco. “Ma quando non si fa gol è facile puntare dito il su chi deve finalizzare”, argomenta Donadoni. “Nel calcio moderno però non è così”. In passato l’allenatore bergamasco è stato anche il tecnico di Graziano Pellé, attuale centravanti azzurro: “Sono contento per lui – dice – andando all’estero si è migliorato e completato. E’ un’esperienza dove si migliora di 360 gradi”. In Italia invece il bomber più prolifico, nonostante l’età, è stato Luca Toni: “Portarlo agli Europei se ripete ultima stagione? Le grandi manifestazioni sono legate allo stato di forma contingente. Se a fine anno dimostrerà di essere quello dell’anno scorso è giusto che venga tenuto in considerazione”.
“Spazio per me in Italia? Il campionato è iniziato da due giornate e cambiare subito dimostrerebbe poca programmazione. Personalmente non escludo niente sia in Italia che all’estero. Se la situazione è positiva per il sottoscritto la prenderò in considerazione”. Lo dice l’ex ct della Nazionale ed allenatore del Parma, Roberto Donadoni, parlando del suo futuro ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su Radio Uno.
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