Firenze, 4 set. (LaPresse) – Nuova protesta dei tifosi viola contro la società Fiorentina. Questa mattina su una cancellata dello stadio Franchi è stato attaccato uno striscione con una scritta eloquente: “Tic tac, tic tac, tempo scaduto. Valutiamo da ‘clienti’, mercato da pezzenti“. Successivamente il drappo (firmato Marasma 1993) è stato rimosso. Lo striscione comunque è ben visibile in rete dove è stato pubblicato da alcuni siti di informazione dedicati alla Fiorentina e forum di tifosi. A metà luglio era apparso un altro striscione di protesta, che contestava il possibile arrivo di Balotelli.

LA RISPOSTA DI PRADE’.Non riesco a capire tutte queste critiche. La nostra è una delle poche proprietà serie nel calcio italiano. La Fiorentina è un club sano. Siamo una società che programma e pensiamo di aver rafforzato la squadra. A Torino è stato una secondo tempo particolare. La nostra è una squadra che può darci grandi soddisfazioni. Sento troppo scetticismo“. Queste le parole del direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, intervenuto oggi dopo la chiusura del mercato. L’ex Roma difende così il suo operato: “Quest’anno abbiamo preso ottimi calciatori e inoltre sono rientrati Roncaglia, Vecino, Rebic, Bernardeschi, Babacar e Giuseppe Rossi. Obiettivo? Fare bene e mi sembra che la nostra partenza non sia proprio delle peggiori. Italianizzazione? Fa parte della nostra programmazione”.

FUTURO DELLA VALLE. “I Della Valle vogliono cedere la società? Non penso proprio, anzi. Abbiamo già nella testa quello che vogliamo fare a gennaio. Professionalmente parlando, la Fiorentina programma nel tempo tutto ciò che vuole fare”, spiega Pradè. Il dirigente viola parla poi del caso Salah: “La Fifa gli ha dato un transfer provvisorio, a dicembre poi deciderà quale sarà il suo futuro. Mexes? La consideravamo un’operazione conclusa. I dirigenti del Milan probabilmente sono stati condizionati dalla prima gara stagionale e sono tornati sulle loro idee iniziali. Nel mercato di gennaio comunque torneremo sul difensore. Sappiamo bene come dobbiamo lavorare”.

DA MILINKOVIC A JOAQUIN. Sul caso Milinkovic (passato poi alla Lazio, ndr) spiega: “Milinkovic? Non era convinto di vestire la maglia viola e noi abbiamo fatto la scelta giusta. Montella? Abbiamo lasciato un top allenatore e ne abbiamo preso un altro come Sousa. La vicenda Joaquin? Non è mai stato sul mercato. E’ un giocatore che ha grande personalità e che voleva tornare, in tutti i modi, al Betis appena promosso. Abbiamo fatto di tutto per convincerlo, ma mentalmente era un calciatore perso”. Pradè si è spoi soffermato sui singoli: “Pizarro poteva tornare? Assolutamente no. Vecino? Abbiamo trattenuto lui ed Ilicic. Ci erano arrivato molte richieste per loro. Yakovenko? No fa parte dei nostri piani tecnici”.

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