Parigi (Francia), 4 lug. (LaPresse/Reuters) – Il Tour de France 2015, al via la prossima settimana, è sicuramente una delle edizioni più attese degli ultimi anni: mai come quest’anno tutti i grandi protagonisti delle corse a tappe sono presenti e con l’intento di arrivare a Parigi con la maglia gialla. Reduce dal successo al Giro d’Italia, Alberto Contador se dovesse riuscire ad aggiudicarsi anche questo Tour diventerebbe senza dubbio il più grande ciclista dell’era moderna. Lo spagnolo punta a diventare il primo a centrare la doppietta Giro/Tour dal 1998, quando a realizzare l’impresa fu il compianto Marco Pantani. Ma la concorrenza per Contador, vincitore in carriera di sette grandi giri e che alla fine del 2016 si ritirerà, non è mai stata così forte. Chris Froome, il campione del 2013 e Nairo Quintana, che spera di diventare il primo colombiano a vincere il Tour, lo attendono al varco. Dal canto suo il campione dello scorso anno Vincenzo Nibali proverà a difendere la maglia gialla su un percorso insidioso e certamente adatto alle sue caratteristiche.
Il primo obiettivo per i favoriti sarà quello di essere in testa al primo giorno di riposo, dopo una serie di tappe sul pavè e caratterizzate dai classici ventagli del nord nonché da una difficile cronometro a squadre, disciplina che il Team Sky non è riuscita a padroneggiare ultimamente. L’anno scorso, Froome e Contador hanno abbandonato il Tour dopo una serie di cadute proprio nella prima parte e Nibali ne ha approfittato ponendo le basi per la sua vittoria. Quintana era invece assente per aver punto e vinto il Giro d’Italia. Questa volta, tutti e quattro dovrebbero essere al top della forma per la partenza di Utrecht, in Olanda. Alle spalle dei ‘big 4’ attenzione ad una serie di giovani interessanti guidati dai francesi Thibaut Pinot e Romain Bardet, entrambi pronti a cogliere le opportunità di un Tour che presenta montagne in abbondanza. “Se uno di loro (Pinot, Bardet o l’americano Tejay van Garderen, ndr) attacca e noi restiamo a guardare, potrebbe cambiare il Tour”, ha detto Quintana, la cui capacità di attaccare da lontano potrebbe mettere in difficoltà i meccanismi bene oliati del Team Sky di Froome.
Nibali, il cui team Astana è stato vicino a perdere la licenza Pro Tour per i problemi di doping, si presenta al via dopo aver conservato il suo titolo di campione d’Italia lo scorso fine settimana. Lo squalo dello Stretto ha corso in modo aggressivo, mostrando già una buona gamba in vista della prima settimana sul pavè dove proverà a costruire il suo Tour proprio come ha fatto l’anno scorso. Contador, dal canto suo, sfrutterà ogni occasione per attaccare Froome, e il ciclista della Tinkoff-Saxo si è probabilmente segnato la pericolosa discesa dal col d’Allos (17/a tappa), il punto più alto del Tour, come una possibilità d’attacco. L’ultimo Tour con così tanti grandi campioni è stato probabilmente quello del 1986 vinto dall’americano Greg LeMond. Altri possibili outsiders, sono l’americano Van Garderen, il francese Warren Barguil, l’inglese Simon Yates, i veterani spagnoli Alejandro Valverde e Joaquim Rodriguez.
Anche se la prima settimana ha delle tappe solitamente insidiose (Muro de Huy, Muro de Bretagne nella terza e ottava), i velocisti avranno le loro possibilità di brillare. Tutti gli indizi portano a un duello tra Mark Cavendish, che punta a migliorare il suo record di 25 vittorie di tappa,e l’uomo della stagione Alexander Kristoff in assenza di tedesco Marcel Kittel. Un altro tedesco, Andre Greipel, potrebbe essere uno dei possibili protagonisti. Per la classifica a punti i favoriti sono John Degenkolb, Peter Sagan e i francesi Bryan Coquard e Nacer Bouhanni. Per la prima volta sarà presenta al Tour anche una squadra africana, la MTN-Qhubeka.

