Roma, 12 giu. (LaPresse) – “Sono molto contento, orgoglioso ed onorato di essere l’allenatore della Lazio. E’ una situazione che volevamo con la società ed ora si andrà avanti. Abbiamo delle solide basi, sulle quali costruire qualcosa di importante per il futuro”. Lo ha detto Stefano Pioli a Lazio Style Radio, dopo il rinnovo di contratto con il club biancoceleste. “Ho cercato di buttarmi come ho sempre fatto, con grande entusiasmo nel mio lavoro. L’entusiasmo è quello che ho ottenuto subito dalla squadra. Con la passione e la voglia di crescere e migliorare siamo riusciti ad ottenere risultati importanti, soprattutto diventando Squadra. Alleno dei ragazzi con valori tecnici e morali – ha aggiunto secondo quanto riporta il profilo Facebook del club – dalle grandi qualità. Quest’anno l’ho vissuto tutto d’un fiato, giorno dopo giorno. Certo, sono stato facilitato nel mio lavoro dall’ambiente. Non conoscevo a fondo Roma, il popolo Laziale e sono rimasto molto colpito dalla loro passione e dal loro entusiasmo. Abbiamo dato tanto come squadra, ma abbiamo ricevuto tantissimo da questo popolo”.
“Aver trovato sintonia e l’unione d’intenti con la società è un appoggio importante e una solida base. Non dobbiamo dimenticare che nel calcio come nella vita bisogna sempre dimostrare e niente è dato per scontato. Bisogna sempre dimostrare, quello che abbiamo fatto ha portato ad una stagione positiva creata con lavoro umiltà e passione, cose che vanno portate nel prossimo futuro”, ha proseguito Pioli intervenuto alla radio del club. “Sono primo nella classifica che avete stilato del migliore dell’anno? – chiede Pioli -. Posso solo che essere contento, ma un allenatore da solo può fare poco, le componenti sono tante. In Italia quando le cose vanno male c’è solo un responsabile, stessa cosa vale quando va bene. In realtà non è così, tutte le componenti hanno lavorato al massimo. Società, tifosi e ragazzi. Dobbiamo rimetterci a lavorare tutti insieme, con quell’umiltà e quella passione che abbiamo già visto”. “I ragazzi che sono arrivati la scorsa stagione hanno dato un valore aggiunto a livello di serietà – ha detto ancora Pioli – professionalità ed appartenenza, si sono subito calati nella parte dimostrando di essere uomini e giocatori validi. Ho avuto la fortuna di allenare un gruppo di altissimo spessore, un gruppo di uomini. E’ su questa situazione che dobbiamo puntare tutti, per provare a crescere sempre di più e migliorare”.
“Abbiamo una mentalità, e una filosofia, che va rispettata – ha aggiunto il tecnico biancoceleste -. Entriamo in campo per essere attivi, questo vuol dire provare a fare la partita. Credo sia più facile ottenere il risultato provando a fare la partita piuttosto che subirla. Certo, delle volte potevamo ottenere un risultato diverso, ma quel che conta è la mentalità in campo. Se vogliamo trovare un aspetto sul quale si possa lavorare di più, è che ci sono state troppe sconfitte davanti ai nostri tifosi in casa. Bisogna ragionare su questo fattore e lavorare per migliorare. Non dimentichiamoci il percorso che abbiamo fatto, il lavoro portato avanti, e dove siamo ora. Non diamo nulla per scontato. Siamo contenti della nostra stagione, ma dobbiamo dimostrare e consolidare quanto di buono è stato fatto”. “Per quanto riguarda quel che ha scritto Klose, sì, siamo professionisti. Io sono così, ma è un dare per ricevere. Consegno sempre tutto me stesso, e pretendo tutto. Poi si possono creare rapporti di stima reciproca, e così è stato. Grande rispetto e grande responsabilità da parte di tutti. Le sue parole mi fanno molto piacere ovviamente. Quando si lavora con questo entusiasmo e queste volontà, è facile che il lavoro produca risultati positivi e rapporti personali importanti”, ha dichiarato Pioli. Il tecnico laziale ha quindi parlato di Felipe Anderson: “Felipe è uno di quei giocatori con qualità importanti. Aveva bisogno di trovare più fiducia e capire il calcio italiano. Ha fatto una parte di campionato dove ha dato moltissimo, è cresciuto parecchio. Può ancora crescere e migliorare, il valore ed il livello di questa squadra, sia per i giovani sia per quelli più affermati, ci porterà in alto”.
“La prossima stagione sarà entusiasmante, abbiamo lavorato tanto per tornare in Europa, gli impegni saranno maggiori”, ha spiegato ancora. Capitolo mercato. “Hoedt e Patric? – racconta Pioli -. Sono due buonissimi giocatori. Dobbiamo lavorare su determinati comportamenti in campo perché atteggiamento e qualità poi fanno la differenza. Bisognerà dargli il tempo necessario per inserirsi. “La squadra e l’ambiente meritavano di arrivare in alto. Ci ho creduto e ho sempre sperato che la Lazio potesse arrivare in alto. E’ vero che il calcio è fatto di episodi, ma io non ho mai smesso di credere in qualcosa di speciale. La squadra non si è mai accontentata, e credo che questo risultato sia stato ottenuto meritatamente”, ha detto Pioli. “Ad Auronzo dobbiamo lavorare, poi possiamo cantare con i tifosi – ha concluso il tecnico della Lazio -. Scherzi a parte, c’è stato un momento dove siamo diventati un tutt’uno e siamo ancora un tutt’uno con i tifosi. Loro sono stati più volte determinanti. Abbiamo perso un derby ed una finale immeritatamente. L’apporto dei tifosi che sono accorsi numerosi prima di andare a Napoli è stata una cosa fantastica che ci ha dato una grande spinta”.
(Segue)
amr
121332 Giu 2015
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata