Roma, 25 mag. (LaPresse) – “La finale di Champions ciliegina sulla torta? Lo spero e lo sperano tutti gli italiani. Penso che per il calcio nostrano sia stata un’annata importante. Stroardinaria. La partita è molto facile da preparare. Era più difficile preparare la finale di Coppa Italia”. Lo dice il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, riferendosi all’evento conclusivo della Champions League nel corso della cosegna del ‘Premio Bearzot’ al Foro Italico vinto dall’allenatore livornese. “E’ una finale – aggiunge – e contro il Barcellona è meglio una gara secca, in cui può succedere di tutto, piuttosto che due. Speriamo di fare come la Nazionale nel 2006.
Lo stadio è lo stesso, quello di Berlino: “Siamo fiduciosi – aggiunge – siamo arrivata in fondo meritatamente ed abbiamo grande consapevolezza. Ora ci giochiamo questa finale e se saremo bravi e fortunati…”. “Vincere ai rigori? Magari anche ad un minuto dalla fine perché con quelli lì…”, conclude sorridendo.
“L’anno prossimo sarà un campionato molto più equlibrato. Ci sarà voglia di rivalsa da parte delle altre società che faranno un ottimo mercato”, spiega invece Allegri, nel corso della consegna del ‘Premio Bearzot’ dell’Us Acli al Salone d’Onore del Coni. “Noi dobbiamo essere pronti e con le motivazioni giuste per dare dimostrazione che ci teniamo a fare un’altra annata straordinaria e vincere il quinto scudetto che sarà il primo obiettivo della stagione”, aggiunge.
Ricevendo il premio ‘Enzo Bearzot’ al Coni il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, dribbla un paragone con il suo predecessore sulla panchina bianconera ed ora Ct della Nazionale, Antonio Conte: “Nel calcio non c’è un solo modo per vincere, ce ne sono tanti. Siamo solamente diversi però tutti e due alla Juve abbiamo vinto – spiega – questo dimostra che non esiste un metodo unico altrimenti ci sarebbe scritto un libro. Il calcio non è una scienza esatta e questo è anche il bello”. Allegri loda poi i suoi giocatori, e sottolinea come i loro successi facciano bene anche alla Nazionale: “I giocatori della Juve sono uomini seri e veri. Molti di loro fanno parte della Nazionale e ci sono le prerogative giuste perché l’Italia faccia un buon Europeo”, dice ancora.
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