Roma, 15 mag. (LaPresse) – “Io non l’ho detto. Questo l’ho detto chiaro e tondo anche perché io sto lavorando con il settore femminile, ho fatto dei programmi. Mi stanno attribuendo cose che non ho detto, anche su altri argomenti”. Felice Belloli, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, si difende così in merito alla frasi sessiste che gli sono state attribuite durante la riunione del Consiglio di Dipartimento Calcio Femminile di inizio marzo. “Non so come possa essere uscita una cosa del genere, per me è un po’ un golpe – sottolinea Belloli ai microfoni di ‘Effetto Giorno’ su Radio24 – staremo a vedere come si evolve la vicenda e poi faremo tutti gli accertamenti del caso e poi vedremo il da farsi”.

– “Una ‘manina’ ha messo questa frase nel verbale anche se non l’ho detta? Io dico di si. Non posso essere certo di chi è stato, se c’è stata la manina o la manona. Io dico – aggiunge il presidente Lnd – che non l’ho detto. Adesso faremo accertamenti, anche perché, e non mi fraintenda, voglio capire come facciano a uscire i documenti dalla Lega, tanto per essere chiaro”. Belloli sottolinea quindi di non aver nessun problema nel dare soldi al calcio femminile: “L’anno scorso, per la stagione sportiva che si sta per concludere la Fogc aveva stanziato 340mila euro per l’iscrizione dei 69 club di calcio femminile di serie A e di serie B. Io – aggiunge – l’ho detto già in tempi non sospetti e quest’anno l’ha detto anche il presidente Tavecchio: quest’anno elargizioni a pioggia non se ne danno. Questo perché i soldi non ci sono, come sapete benissimo ci sono stati i tagli, il momento economico non è dei migliori. Inoltre i fondi dati negli ultimi anni non hanno dato i risultati sperati”.

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