Roma, 27 apr. (LaPresse) – La Figc, su proposta del presidente Carlo Tavecchio, ha deciso di richiedere un incontro urgente al ministro del’Interno, Angelino Alfano, per affrontare tutte le problematiche relative alla sicurezza dopo i fatti occorsi nel corso del derby di Torino. A dirlo lo stesso numero uno della Federcalcio al termine del consiglio federale. “Parteciperemo con una delegazione composta da tutte le componenti – dice – l’obiettivo è quello di cercare di capire attraverso un nuovo protocollo d’intesa cosa vogliamo proporre di nuovo o come applicare l’esistente in maniera efficace”.

“Chiunque pensa che la Figc abbia gli strumenti per fermare un orda di barbari sbaglia. Altrimenti non ci chiameremmo federazione ma corpo di sicurezza”. Secondo il numero uno di Via Allegri: “sotto il profilo delle politiche di contrasto il mondo del calcio ha l’obbligo di assumersi le proprie responsabilità e o farà nell’ambito delle proprie competenze ma lo stato dovrà proteggere il calcio con azioni deterrenti ed applicando pene severe”.

“Davanti ad una situazione di incertezza condivido la decisione del giudice sportivo che si è rivolto alla procura federale per poter colpire con certezza che ha commesso questo reato perché, dopo quello che è successo, sarebbe drammatico se facessimo errori”. “E’ un fatto gravissimo – aggiunge – pensare che in questo Paese si possa entrare allo stadio con una bomba carta che può creare morte ad una platea di persone”.

“In un paese che è in crisi economica da anni le tensioni sociali trovano sfogo non tanto nelle piazze ma negli stadi e negli antistadi. Questo è un problema che non può essere relegato alla Figc che non può sanarlo con mezzi propri”. “La Federazione – aggiunge – in questo caso diventa parte lesa, perché il calcio perde la sua etica a causa di delinquenti, perché qui non si parla di facinorosi ma di delinquenti veri e propri”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata