Torino, 13 mar. (LaPresse) – “Tutta la mia infanzia è stata difficile, non è stato un episodio particolare. Ho vissuto in un luogo in cui la droga e gli omicidi fanno parte della vita di tutti i giorni”. In un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Fifa l’attaccante della Juventus Carlos Tevez ha descritto Fuerte Apache, quartiere vicino a Buenos Aires in cui è cresciuto. “Non ho mai tollerato le droghe o l’omicidio, per fortuna sono stato in grado di fare una scelta – ha proseguito l’Apache – E’ difficile far capire alla gente come sia la vita se non hanno vissuto le stesse cose che io e le altre persone di quel quartiere hanno sperimentato”. Parlando del suo amico d’infanzia Dario Coronel, Tevez ha evidenziato che “ognuno decide per sé cosa fare, aveva tutto il necessario per ottenere il successo ma ha scelto un percorso diverso, criminalità e droga, e ha fatto sì che ora no sia più con noi. Non ha nulla a che fare con la fortuna, ha scelto l’opzione più semplice. Se penso spesso a lui? Sì. E’, o era, il mio migliore amico. Eravamo sempre insieme, tutto il giorno”. Il giocatore argentino ha parlato poi del suo ambientamento a Torino. “Dopo aver trascorso otto anni a Manchester ho ricevuto un caloroso benvenuto – ha sottolineato – Le gente è alla mano, a differenza di altri posto in Italia come Roma o Napoli dove è più passionale. Si vive molto bene qui e sono riuscito ad adattarmi più facilmente, anche grazie alla lingua, che ho capito un po’ meglio. In Inghilterra era difficile per me”.
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