Firenze, 11 mar. (LaPresse) – Contro la Fiorentina “mi auguro di vedere domani la Roma di Rotterdam o quella del primo tempo contro il Verona, contro l’Hellas e non il Chievo, o quella degli ultimi 20-25 minuti contro la Juve”. Così Rudi Garcia, allenatore della Roma, alla vigilia del match del ‘Franchi’, valido per l’andata degli ottavi di Europa League. “Non parlo di un tempo lontano, ma di una settimana fa, per questo sono fiducioso che i miei giocatori possano fare bene come hanno fatto fino a poco tempo fa”, spiega il francese in conferenza stampa. “Abbiamo giocato tre volte contro la Fiorentina quest’anno. In casa in campionato, in trasferta in campionato e in casa in Coppa Italia. Penso – spiega Garcia – che domani sarà una gara differente soprattutto perché non si fermerà dopo la partita d’andata, ci sono 180 minuti da giocare e forse di più. C’è da gestire bene le due partite e non fare bene solo domani e male al ritorno o il contrario. Il nostro obiettivo è qualificarci, dobbiamo giocare bene le due partite”.

“Fare meglio di domenica (in casa del Chievo, ndr) non sarà difficile”, ammette il tecnico giallorosso. Non saranno della partita Totti e Gomez: “Ma si potrebbero vedere Babacar o Doumbia”, precisa Garcia. “Gli allenatori hanno la possibilità di avere un vero centravanti, ma se non sarà così ci sarà un’altra scelta ma sempre con con qualità differenti”. “I giocatori – aggiunge – sanno che dovremo essere pronti a tutto essere protagonisti e mettere in campo la nostra qualità”. Poi spende parole di elogio per Ljajic: “Da quando è arrivato ho sempre detto che lui è un talento enorme. Ha preso consapevolezza che lavorando, questo talento sarebbe diventato un’arma letale per la nostra squadra e lo sta dimostrando. Gli ho chiesto più continuità. Quest’anno è stato un po’ criticato, come l’anno scorso. La risposta – continua – viene sempre dal campo e lui ha dato la migliore risposta. La stagione però non è finita e non si deve addormentare. Rimangono tre mesi, è un giocatore importante anche perché è stato un esempio”. “Cosa rappresenta per noi l’Europa League? Sapevamo che la Champions non era per noi. Noi vogliamo, lo dico e lo ripeto, andare ai quarti. Abbiamo due partite e vogliamo passare il turno. Dopo queste due partite l’obiettivo principale rimarrà la Champions League”.

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