Parma, 8 mar. (LaPresse) – “Dovevate almeno chiedere scusa a tutti e metterci la faccia invece che scappare dalla nave (stile Schettino)”. Lungo sfogo di Alessandro Melli, team manager del Parma, in una lettera indirizzata a Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi, rispettivamente ex presidente ed ex amministratore delegato del club ducale. L’ex attaccante, che affida il suo pensiero alla sua pagina Facebook, si rivolge a Ghirardi: “Sei arrivato a Parma come un ragazzo timido e appassionato di calcio, ti sei fatto volere bene da tutta la città, nonostante la retrocessione, la gente ti amava e ti rispettava, come allo stesso tempo facevamo noi addetti al lavoro, perché vedevamo un ragazzo semplice che amava il calcio per ciò che era, passione, divertimento, emozioni, vittorie e sconfitte, abbiamo accettato anche i tuoi errori, in fondo erano puri, dettati in primis dall’inesperienza, e poi nel calcio, come nella vita tutti possono commettere degli sbagli e una cosa naturale, ma poi abbiamo apprezzato gli sforzi che hai fatto, anche economici, per rimediare e sistemare le cose. Tutto questo fino al giorno che ti sei fatto trasportare dal successo e dal potere”.
“Da quel giorno – prosegue Melli – il Tommaso semplice, genuino, appassionato di calcio, man mano che passava il tempo si trasformava in un presidente poco trasparente, cominciava a mostrare pochi valori verso i propri dipendenti, i propri fornitori e i propri tifosi, quel Tommaso non ha più voluto mettersi al servizio della gente, ha cominciato a mancare di rispetto a tutti, raccontando mezze verità o mezze bugie, umiliando le persone a rincorrere i propri soldi, soprattutto non retribuendo le persone che lavoravano per lui. Per te la cosa importante era solo rispettare i cosiddetti obblighi federali e basta”. Melli prosegue nel suo sfogo chiamando in causa anche Leonardi: “Avete (e uso il plurale, perché come ho detto sempre in faccia lui, l’altro 50% delle responsabilità sono del tuo amministratore delegato), rovinato la vita a centinaia di persone che ruotavano intorno al Parma calcio, dipendenti – collaboratori – fornitori, tutta gente che oggi per colpa del vostro egoismo, sono in disgrazia o in grosse difficoltà. Nessun tentativo di salvare (almeno in parte) i danni creati, né un atto di compassione, né delle scuse private o pubbliche, anzi ve ne viene a voi… Colpa di Taci, colpa della medio borghesia di Parma, colpa del sistema calcio, colpa della licenza Uefa, colpa del Torino… Vergognatevi”. Melli conclude la lunga lettera firmandosi “Vostro ex manager”.
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