Parma, 28 feb. (LaPresse) – “Mi sento come una carogna in mezzo al deserto con solo avvoltoi e sciacalli intorno. Non spendiamo solo parole, per rispetto città e tifosi. E’ bello sentirlo dire, ma bisogna fare anche i fatti”. Roberto Donadoni, allenatore del Parma, torna a commentare la difficilissima situazione societaria del club ducale. Dopo il rinvio chiesto per la gara con l’Udinese, la squadra gialloblù ha ottenuto anche di far slittare il match di domani contro il Genoa. Donadoni si è presentato in conferenza stampa insieme al capitano Alessandro Lucarelli per fare il punto della situazione: “Siamo qui per spiegare il motivo che ci ha portato a comportarci come ci stiamo comportando. Non è un motivo economico ma quello che è successo in questi mesi e di cui ci stiamo chiedendo il perché. Perchè si è arrivati a questo”.
“Qualcuno si prenda la responsabilità di tutto questo ad oggi non ho visto nessuno che abbia detto forse ‘qualche colpa ce l’abbiamo, qualche errore è stato commesso'”, evidenzia il tecnico. “Questi responsabili sono stati messi in condizioni di operare in un certo modo”. Donadoni si dichiara “stanco di vedere che si cerca poi di mettere qualche toppa, di metterci una pezza. E’ arrivato il momento di guardarsi negli occhi e intervenire in modo radicale. Ci sono situazioni che non devono più ripetersi e dall’alto devono prendere coscienza di quel che è successo a Parma o nel passato anche società più piccole”. Quindi ringrazia “per la solidarietà dei giocatori che hanno aderito alla nostra protesta (la Serie A scenderà in campo con 15 minuti di ritardo, ndr). Solo la solidarietà da chi va in campo è arrivata, fuori dal campo davvero poca, e questa è la delusione più grande”.
LUCARELLI – “Abbiamo chiesto invano tutela alle istituzioni per la situazione del Parma, non è una questione economica anche perché i fondi per la trasferta li avremmo anche messi noi. Nessuno ci ha telefonato, se non l’Associazione calciatori e allenatori”, così Lucarelli. “Nessuno dei vertici federali si è scomodato per venire a vedere quel che succede qui”, spiega il giocatore, in conferenza stampa al fianco del tecnico Roberto Donadoni. “Questo è il motivo per cui non si gioca. Alla fine si era anche trovato uno sponsor per la trasferta di Genova”.
La Lega Serie A ha fissato un’assemblea il 6 marzo dove si parlerà del caso Parma: “Non sappiamo neanche se ci arriviamo qui al 6 marzo ed è la conferma che il problema Parma per loro non è così grande”, sottolinea Lucarelli. “Ora vediamo questa settimana che succede. Non so cosa succede da qui al 6 marzo. Non ci sono le condizioni per poter svolgere il proprio lavoro al meglio. Io spero che qualcuno risolva questa situazione. Ci sono ragazzi di prospettiva che in caso finisca davvero male si svincolerebbero a parametro zero e qua fuori ci sono gli avvoltoi pronti. Il Parma – continua – ha un grande patrimonio in questi termini che se non si rimedierà andrà perso”.
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