Parma, 25 feb. (LaPresse) – “La prossima partita (contro il Genoa, ndr) si giocherà regolarmente, per quella con l’Udinese vedremo quando riusciremo a recuperarla”. Giampietro Manenti, presidente del Parma, chiarisce in merito alla difficile situazione societaria del club ducale ed offre rassicurazioni ai tifosi. “Nella notte abbiamo completato la due diligence legale e fiscale, adesso ci muoveremo di conseguenza”, garantisce a Sportal.it il patron. “Ora abbiamo in mano numeri chiari, almeno per quanto riguarda le provviste che non rappresentano un problema. Certo, ora bisogna vedere portando il progetto in Procura, poi si potrà procedere”.
“Stiamo cercando di sistemare la situazione, ma negli ultimi 15 giorni non abbiamo avuto la possibilità di lavorare bene, se mi avessero lasciato lavorare tranquillo…”, sottolinea Manenti. “Invece abbiamo dovuto rincorrere i problemi. Se mi sento attaccato? Lo avete visto anche voi, ce li ho tutti contro. Solo qualcuno dice ‘prima vediamo’, adesso con il passare del tempo qualcuno comincia ad avere qualche dubbio in meno, ma ci siamo scontrati contro problematiche di ogni tipo. Prima di attaccare io avrei aspettato. Noi comunque andiamo avanti”. Quanto all’incontro previsto con il sindaco di Pizzarotti, Manenti chiarisce: “L’ho visto venerdì, ma di sfuggita, non ci ho ancora mai parlato. Ho avuto questo problema da sabato (quello della madre, di cui non ha mai parlato direttamente, ndr), personalmente ho sempre voluto dare priorità alla vita. Comunque l’incontro con il sindaco non sarà definitivo, è più importante quello che abbiamo in programma con la Procura”. Il presidente confessa che si aspettava, nell’ambiente dei ducali, “un’accoglienza di altro tipo. O uno è matto o ha le idee chiare. Non mi riferisco a Parma, al Parma, ai club o alla Lega, parlo in generale del sistema Italia. So che hanno fatto una manifestazione domenica, non so cosa abbiano detto, ma bisognerebbe prendersela con la vecchia gestione, non con quella nuova che non si conosce ancora e non si sa come lavora. Per me comunque non è un problema, sono abituato a lavorare, anche in condizioni ostili. Spero solo che il cartello ‘Chiuso per rapina’ non fosse indirizzato a me”.
Sulla situazione ‘ereditata’ dalla gestione precedente del club, Manenti dice: “Non attribuisco responsabilità, non mi piace. Preferisco guardare avanti e fare il mio lavoro. Sono fiducioso”. Parlando dello stato d’animo della squadra, il patron spiega: “Il loro punto di vista è quello che hanno espresso in questi giorni anche in televisione, non c’è niente da aggiungere. Noi andiamo avanti e adesso dopo la due diligence abbiamo numeri chiari in mano. Aspettiamo l’incontro con la Procura per avere le idee ancora più chiare e procedere”.
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