Milano, 25 feb. (LaPresse) – “L’Inter dovrà cercare di continuare a giocare bene, come sta facendo. È chiaro che in una partita così meno errori si fanno, meno rischi di corrono, meglio è. Sappiamo comunque che non sarà una gara semplice”. Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, presenta così la sfida di ritorno a San Siro contro il Celtic Glasgow, valida per i sedicesimi di Europa League. L’andata in Scozia si è conclusa sul 3-3. I nerazzurri sono reduci da tre vittorie in campionato: “Non abbiamo avuto il tempo di ‘rilassarci’ un attimo”, spiega il tecnico in conferenza stampa. “La partita di domani si può preparare al meglio perché veniamo da prestazioni e risultati buoni. Non dobbiamo comunque abbassare la guardia. La testa ci vede essere da oggi fino a domani, finito il match. Il pubblico di San Siro ha sempre avuto un peso, dipende da noi per farli venire allo stadio per aiutare la squadra”.
“La partita non è così semplice – avverte Mancini – è una gara in cui ci dovrà essere la massima concentrazione in cui non puoi sbagliare quasi niente. Il Celtic è una squadra che non molla mai”. Mancini torna sulla vittoria di Cagliari: “È probabile che dopo la partita di Glasgow sia capitata un po’ di stanchezza. Ad ogni modo, noi dobbiamo migliorare nella gestione della palla, soprattutto quando siamo in vantaggio”. “Abbiamo trovato un assetto che ci dà sicurezza e cambiare non è semplice”, prosegue Mancini. “Tre vittorie, ci danno un po’ più di confidenza. Le vittorie sono le conseguenze del lavoro fatto, anche se la classifica non è ancora adatta all’Inter. Il nostro obiettivo è quello di crescere ulteriormente”. Il tecnico parla poi di Icardi: “Ha margini di miglioramento enormi per l’età che ha. Un ragazzo a 22 anni non può sapere tutto dell’area di rigore e può ancora migliorare e imparare sotto tutti i punti di vista. Può diventare un grandissimo centravanti per i prossimi 10 anni”. Quanto a Kovacic, “ha grandi qualità, è un ragazzo giovane. Un discorso simile a quello che si può fare per Icardi”.
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