Sepang (Malesia), 24 feb. (LaPresse) – Marc Marquez dopo aver esser stato il più veloce in mattinata si è confermato anche al pomeriggio chiudendo al comando la seconda giornata di test ufficiali di Sepang per la classe MotoGp davanti a Jorge Lorenzo, staccato di soli 58 millesimi. Impressiona la Ducati Desmosedici GP15 con Andrea Iannone terzo e Andrea Dovizioso quarto. Nella top five è presente il veterano Dani Pedrosa e subito dietro il nove-volte iridato Valentino Rossi: il pilota di Sabadell si è concentrato sulle sospensioni, mentre il pesarese ha testato due differenti tipologie di forcelle. Netto miglioramento sempre nel time-attack finale dell’inglese Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3), cha ha preceduto il connazionale Cal Crutchlow (CWM LCR Honda), a sua volta concentrato sulla frenata e sulla trazione della sua RC213V.
I fratelli Espargarò chiudono la top ten con il maggiore Aleix (Team Suzuki MotoGp) a precedere la M1 satellite di Pol (Monster Yamaha Tech3), scalzando al last minute Danilo Petrucci (Pramac Racing) e Maverick Vinales: il rookie si è reso autore di una caduta alla curva 7 mentre era dedito a testare la sua elettronica. Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) continua la presa di confidenza con la Honda factory Hector Barberà (Avintia Racing): per il secondo giorno consecutivo, lo spagnolo si conferma miglior ‘Open’ in pista mettendosi dietro anche il compagno di marca Yonny Hernandez (al rientro dall’infortunio) e gli altri diretti rivali Stefan Bradl (Forward Racing) e Nicky Hayden (Drive M7 Aspar). I loro rispettivi compagni di squadra Loris Baz e Eugene Laverty si piazzano nella terza parte del tabellone: entrambi alle prese con prove di elettronica. L’altro rookie Jack Miller si è concentrato su un differente set-up chiudendo col 21° crono della giornata. L’Aprilia Racing Team Gresini gravita nelle retrovie: Alvaro Bautista non riesce a scendere sotto il muro del 2’01” e non va oltre la 23/a posizione; lo spagnolo, oggi al lavoro su tutti i fronti (dalle sospensioni all’elettronica) è stato vittima anche di una caduta alla curva 15. Fanalino di coda Marco Melandri, impegnato con un differente telaio ‘ibrido’, staccato di oltre 4″7.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata