Milano, 26 gen. (LaPresse) – Si partirà “a luglio” con la tecnologia in campo. Lo ha assicurato il presidente della Figc Carlo Tavecchio lasciando la sede della Lega Calcio di via Rosellini a Milano. “Non posso dire se partimmo dalla Serie B o dalla Serie A – ha spiegato – che si tratti dell’occhio di falco o dell’occhio di bue, qualcosa partirà”.
“E’ arrivato il momento di introdurre la tecnologia”. Anche Domenico Messina, designatore degli arbitri di Serie A, entra nella questione goal-line technology il giorno dopo la rete fantasma che ha segnato Sampdoria-Palermo e le critiche rivolte all’addizionale Chiffi che non ha visto il pallone varcare la linea. “Ad un arbitro non fa mai piacere vedere un proprio errore in prima pagina”, spiega ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Radiouno. “La classe arbitrale è dispiaciuta, questi errori non piacciono e vorremmo sempre evitarli”.
“Gli sbagli che tollero meno – prosegue Messina – sono quelli dovuti ad una cattiva preparazione. Ci sono cose che sul campo un arbitro deve fare per essere pronto a recepire e vedere. Quando questi meccanismi non ci sono, la cosa mi irrita molto. Poi ci sta che nell’ambito della rapidità dell’azione qualcosa sfugga”. “Le critiche all’operato degli arbitri? Non mi fanno arrabbiare, è un diritto di tutti esprimere giudizi”, chiarisce il designatore. “Invece, mi fanno arrabbiare le critiche che sfondano il muro personale, che intaccano l’integrità morale della classe arbitrale”.
Favorevole anche Andrea Abodi, il presidente della Lega Serie B propone anzi di sperimentarla già nel playoff di quest’anno a patto che di trovi un sistema flessibile e “light” che possa essere montato e smontato velocemente e trasportato sui diversi campi di gioco. Il presidente della Lega di Serie B ha anche assicurato che i playoff termineranno in tempo per permettere ai giocatori di partecipare agli Europei Under 21. “Tutto questo nostro lavoro – ha concluso – serve soprattutto per dare soddisfazione ai nostri tifosi”.
Dopo la richiesta di ieri del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, oggi anche Urbano Cairo si è detto “disponibile ad investire”. “Anche se non son tanti i casi di gol non gol, quando avvengono è un peccato. Lo si è fatto ai Mondiali, si può fare anche in Italia”, ha chiarito il presidente del Torino.
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