Madrid (Spagna), 30 nov. (LaPresse) – Un grave episodio rischia di rovinare la domenica del campionato spagnolo. E’ morto il 43enne tifoso del Deportivo La Coruna rimasto coinvolto negli scontri per le vie della capitale spagnola che hanno preceduto questa mattina la partita contro l’Atletico Madrid. Secondo quanto riferisce Mundo Deportivo che riporta fonti medico, l’uomo è deceduto alle 14.30 presso l’Hospital Clinico dove era stato portato in “condizioni critiche”. Gli incidenti sono avvenuti proprio nei pressi dello stadio. In un primo momento, sempre fonti dell’Emergencias de Madrid avevano dichiarato che l’uomo, gettato nel fiume durante gli scontri, era clinicamente morto. Nel frattempo la Lega calcio spagnola, in una nota, ha condannato gli scontri e ha spiegato che c’era l’intenzione di non disputare la partita ma non è stato possibile mettersi in contatto con la Federazione nei tempi previsti.
Il tifoso deceduto si chiamava Francisco José Romero Taboada, conosciuto come Jimmy, ed era un membro della sezione ‘Los Suaves’ dei Riazor Blues. Secondo quanto riferisce ‘La Voz de Galicia’, l’uomo aveva un figlio piccolo. Il tifoso era giunto all’ospedale Clinico San Carlos già in condizioni disperate a causa delle ferite riportate e per la caduta nel fiume, tanto che già in un primo momento era stato dichiarato “clinicamente morto”. La polizia ha arrestato per gli scontri 14 persone e circa una trentina sarebbero stati identificati. Sempre secondo la stampa spagnola, nelle prossime ore è possibile che la polizia proceda ad ulteriori arresti.
Il grave episodio, secondo quanto riferisce l’edizione on line di Marca, sarebbe accaduto nei pressi del Madrid Río. L’uomo rimasto ferito durante gli scontri e gettato nel fiume è stato subito soccorso e portato all’ospadele ‘Clinico’ da dove fonti mediche parlano però dell’avvenuto decesso. Secondo quanto riferiscono fonti dell’Emergencias Madrid y del Samur, il tifoso era riuscito a superare un arresto cardiorespiratorio prima di entrare in ospedale per una ipotermia e per un trauma cranico. In totale sono 11 le persone ferite negli scontri, tra cui anche un agente di polizia. La rissa è iniziata intorno alle 9 di questa mattina, con diverse frange di tifosi che si sono scontrate nelle strade San Rufo, Virgen del Puerto y Paseo de la Ermita del Santo della capitale spagnola.
Secondo quanto riferisce Mundo Deportivo, l’uomo deceduto sarebbe un tifoso di 43 anni del Deportivo La Coruna. I rappresentanti dei gruppi ultrà delle due squadre, i Riazor Blues e Frente Atlético, si sarebbero dati appuntamento tramite WhatsApp per confrontarsi tra di loro. Secondo un testimone, gli ultrà madrileni avrebbero atteso già armati i rivali galiziani per dare vita ad una violenta rissa appena questi sono scesi dagli autobus su cui avevano viaggiato. La maggior parte dei coinvolti negli scontri avrebbe riportato ferite da arma da taglio, contusioni alla testa e in altre parti del corpo. La polizia madrilena ha arrestato un ultrà dell’Atletico ricoperto di sangue e ha già individuato un gruppo di 60 tifosi del Deportivo da rimandare in Galizia. Nel frattempo proseguono le ricerche di altri tifosi coinvolti e delle armi usate negli scontri.
Uno degli agenti intervenuti per sedare la maxi rissa ha riportato la frattura di una mano. In totale sarebbero state circa 200 le persone coinvolte nella maxi rissa per le vie di Madrid, fonti della polizia citate dai media spagnoli una trentina sarebbero gli identificati. Agli scontri avrebbero preso parte anche frange del tifo di estrema sinistra appartenenti ad altre squadre, in particolare i ‘Bukaneros’ del Rayo Vallecano e gli ‘Alkor Hooligans’ entrambe giunte per spalleggiare i tifosi galiziani. Vista la gravità dell’episodio, la Commissione Nazionale contro la violenza ha convocato una riunione di urgenza per domani mattina per analizzare quanto accaduto.
Con un comunicato sul suo sito internet, l’Atletico Madrid “condanna fermamente gli incidenti verificatisi nella zona del Madrid Rio nelle ore prima della partita contro il Deportivo de La Coruña”. “I valori che promuovono lo sport devono prevalere sopra ogni rivalità e tutti insieme dobbiamo lottare contro la piaga della violenza”, si legge ancora nella nota del club colchonero.
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