Milano, 3 nov. (LaPresse) – “Sono sicuro che se avessimo in campo 11 Mazzarri, vinceremmo sempre 3-0”. Parola di Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, che ha offerto il suo punto di vista sulla delicata situazione della squadra nerazzurra. Intervenuto a TeleLombardia, il dirigente ha difeso le scelte di mercato: “Tutto quello che è stato fatto, è stato fatto in pieno accordo con tutte le componenti della società, in primis con lo staff tecnico. L’emergenza nel reparto offensivo è terminata con il rientro di Osvaldo. Rimanendo Guarin, abbiamo pensato che fossimo al completo. Abbiamo anche dei giovani interessanti di talento della Primavera”. “Abbiamo l’onestà di pensare – ha aggiunto – che se a dicembre ci saranno altre valutazioni da fare, le faremo, con umiltà. Pensiamo che questa squadra possa competere per gli obiettivi che avevamo a inizio stagione: migliorare il quinto posto e fare in modo, fino all’ultima giornata, di tornare in Champions League”.

A proposito dell’attacco, Ausilio ha commentato: “Palacio è arrivato infortunato dal Mondiale e non ha trovato ancora la condizione di forma ottimale, perché ha dovuto convivere con questa caviglia malconcia. L’infortunio di Osvaldo in Nazionale ha creato qualche difficoltà in più. Palacio tornerà a fare gol, Osvaldo già giovedì sarà a disposizione e anche Icardi potrà fare bene”. Il discorso si sposta su Walter Mazzarri: “Sono ottimista per un motivo molto semplice: vediamo la luce che deve arrivare. Vedo lavorare Mazzarri tutti i giorni. So quanta carica, quanta professionalità dà alla propria squadra. Mazzarri è un grande allenatore, un grande lavoratore. Ha l’esperienza e la capacità di uscire da questo momento di difficoltà. In ogni società in cui ha lavorato ha sempre centrato l’obiettivo. Non dimentichiamo – ha puntualizzato il ds nerazurro – che è arrivato all’Inter come vice-campione d’Italia. Era un allenatore ambito da molte squadre. È un allenatore legittimato che ha dimostrato di meritare l’Inter. Sono sicuro che se avessimo in campo 11 Mazzarri, vinceremmo sempre 3-0”. Sul futuro e sulle vittorie: “So in che modo possiamo arrivare a vincere: attraverso progettualità e un club che economicamente segua certi parametri economici e finanziari. Questo non vuol dire non migliorare la squadra”.

Si torna quindi all’ultimo botta e risposta Inter-Juventus sui fatti di Calciopoli: “Il comunicato di risposta ad Agnelli? Per abitudine – ha detto Ausilio – posso rispondere sul calcio giocato e mi viene difficile rispondere al presidente Agnelli. Lo ha fatto il mio presidente difendendo l’unica certezza che c’è: il diritto. L’Inter si è vista riconoscere uno scudetto da una Federazione, qualcuno al di sopra delle parti ce lo ha assegnato”. Tornando al mercato di gennaio e ai possibili obiettivi, il dirigente ha chiarito: “Borini è un giocatore che mi piace tantissimo. Non mi risulta però che il Liverpool lo dia in prestito o nelle condizioni economiche che dobbiamo seguire. Se a gennaio ci sarà l’occasione, ci faremo trovare pronti. Al presidente porteremo delle idee a dicembre, ma solo in caso di necessità. Se così fosse, ne parleremo tranquillamente con il presidente. Se ci fosse la possibilità di migliorare la squadra, sono sicuro che il presidente Thohir non si tirerà indietro”. Quanto alle difficoltà mostrare da Vidic in questo inizio stagione, Ausilio spiega: “Non penso che possa essere discusso da nessuno. Alcune prestazioni possono forse essere valutate. Prendere Vidic a parametro zero è stata un’opportunità importante. Vidic è un campione. Come tutti i campioni, dimostrerà nel tempo quello che vale”.

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