Calcio piange Klas Ingesson, muore di cancro a 46 anni l’ex ‘guerriero’ di Bari e Bologna

Calcio piange Klas Ingesson, muore di cancro a 46 anni l’ex ‘guerriero’ di Bari e Bologna

Stoccolma (Svezia), 29 ott. (LaPresse) – Il calcio svedese, ma anche quello italiano, piangono la morte di Klas Ingesson avvenuta oggi a soli 46 anni a causa di un mieloma multiplo. Il ‘guerriero’ del centrocampo aveva vestito per 57 volte la maglia della nazionale scandinava della quale era stato un perno indiscutibile sia al Mondiale di Italia 90 che ad Usa 94 dove i gialloblù raggiunsero uno storico terzo posto. Lo sbarco in Italia di Ingesson arriva da giocatore già formato. Dopo gli inizi in patria nel Goteborg e le esperienze con le maglie di Malines, Psv Eindhoven e Sheffield Wednesday è il Bari a puntare sullo svedese. L’amore fra la calda Puglia e l’uomo del freddo nord è immediato. Ingesson veste la maglia dei biancorossi dal 1995 al 1998 con 94 presenze ed 11 reti. “I baresi lo ricordano come un grandissimo combattente. Ma soprattutto per la sua correttezza e generosità. Ciao grande Klas!”, si legge a riguardo sul sito della società.

L’avventura italiana di Ingesson prosegue a Bologna dal 1998 al 2000 con 64 presenze e 4 gol. Anche in Emilia il ricordo del calciatore e dell’uomo è splendido. “Oggi se n’e’ andato il nostro guerriero. Sarai sempre con noi”, recita la nota della società. Dopo una breve parentesi nell’Olympique Marsiglia il calciatore sceglie nuovamente l’Italia e nella fattispecie Lecce per chiudere la carriera. Un gol e 19 presenze nel 2001 questa volta senza lasciare troppo il segno. Il calcio e la voglia di lottare sono però nel dna di Ingesson. Nel maggio 2009 arriva la notizia della malattia ma a dicembre 2010 accetta l’offerta da parte dell’Elfsborg di allenare la formazione Under-21 del club.

Il mieloma torna ad attaccarlo a gennaio 2013 ma nel settembre dello stesso anno la favola sembra avere un lieto fine. Il ‘Guerriero’ diventa coach della prima squadra dell’Elfsborg e annuncia di aver sconfitto il tumore. Purtroppo non è così ma Ingesson continua a lottare ed allenare, anche in sedia a rotelle, fino all’ultimo respiro. Si arrende solamente il 16 ottobre scorso quando, con la squadra terza in classifica, alza bandiera bianca a causa delle sue condizioni di salute e decide di ritirarsi nella sua casa di Ödeshög fino al sopraggiungere della morte.

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