Milano, 15 ott. (LaPresse) – “Credo nel calcio italiano. E’ ovvio che, però, se ci fosse una nuova Calciopoli il calcio italiano ‘morirebbe’, perché si passerebbe dal secondo o terzo posto a essere, forse, al nono”. Lo dice Erick Thohir, presidente dell’Inter, in un’intervista concessa alla Cnn e ripresa dal sito ufficiale del club nerazzurro. “Per quanto riguarda le altre problematiche, la Serie A deve lavorare unita per migliorare tutti insieme”, spiega il magnate indonesiano in un’altra intervista alla Bbc. “Essere più aperti, anche a livello globale, come dicevo. Il calcio italiano sta iniziando a farlo”. A detta di Thohir, si dovrebbe aumentare il numero di partecipanti alla Champions: “Non vedo perché no. In Italia abbiamo due squadre che si qualificano direttamente e una va ai playoff. Perché non dare lo stesso numero di squadre che ha l’Inghilterra? L’Italia è un ‘grande paese del calcio’. I fan nel mondo vorrebbero vedere le grandi squadre giocare in Champions League e questo crea attesa e richiesta”.

Ma il calcio italiano, avverte il patron nerazzurro, deve necessariamente modernizzarsi: “Io ricordo i giocatori degli anni ’90, ma i miei figli che hanno 15 anni non ricordano un giocatore della Serie A, mentre conoscono quelli della Premier League. La Serie A è stata la numero uno e, talvolta, quando sei il numero uno puoi diventare un po’ pigro. E per restare numero uno devi continuare a migliorarti perché il mondo sta cambiando. La Serie A deve modernizzarsi, fare molte cose: le faremo insieme, la Serie A può tornare numero uno. Giocare anche il sabato pomeriggio alle 3 può aiutare per esempio. Va bene per il mercato asiatico per ovvie questioni di fuso orario”. “Tutte le componenti del calcio italiano, come club, leghe e governo devono aprirsi maggiormente alla globalizzazione”, sottolinea ancora alla Cnn Thohir.

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