Madrid (Spagna), 14 ott. (LaPresse) – “Spero di restare qui a lungo, sono in una grande squadra in un grande club. E’ difficile trovare una squadra migliore”. Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, traccia un bilancio decisamente positivo della sua esperienza tra i Blancos. Intervistato da Cadena Cope, il tecnico emiliano analizza il momento dei suoi giocatori: “L’inizio della stagione è stato un po’ difficile, abbiamo faticato in precampionato, non c’era il tempo di preparare bene la squadra. Ora la squadra sta fisicamente bene perché abbiamo usato questa parte della stagione per la preparazione”. Ancelotti torna sulla cessione di Angel Di Maria al Manchester United: “E’ avvenuta in accordo con il club. Ci sono volte in cui un club deve dire no. Ma non è possibile modificare la politica di un club per un giocatore. Di Maria ha chiesto un sacco di soldi e ha preferito andare dove gliene davano di più”.
Diverso il discorso legato a Xabi Alonso: “Ha chiesto lui di andarsene. Era un po’ stanco e, con il rispetto che gli dobbiamo, lo abbiamo lasciato andare perché avevamo due buone alternative come Kroos e James Rodriguez. Non ci ha tradito”. In quanto al portiere Diego Lopez, passato al Milan, “ha trovato un altro grande club, con meno concorrenza. Nessuno gli ha detto di andarsene, lo ha scelto lui”. Dal tecnico parole di elogio per la stella Cristiano Ronaldo: “Lui il migliore di sempre? Difficile dirlo, perché cambiano i tempi, la tecnica… Non si possono fare paragoni con Pelé o Maradona”. Per Ancelotti “valeva la pena” sborsare 80 milioni di euro per Rodriguez: “Quando si versano quei soldi, è perché un club li chiede”. Discorso rinnovo: “Ho passato un anno e mezzo qui e sto bene. Vorrei rinnovare, ma entrambe le parti devono essere d’accordo. Se ho mai temuto per la mia panchina? No, mai”.
Quindi svela che il Milan, sua ex squadra, si è rivolto a lui come ‘consulente’ per il mercato: “Mi hanno chiesto come fossero professionalmente Menez, Diego Lopez e Alex. Ho ottimi rapporti con il presidente Berlusconi e Galliani”. E a proposito del passato, Ancelotti svela che tra tutti quelli che ha allenato il giocatore che più lo ha stupito è Ibrahimovic: “E’ un giocatore molto facile da gestire, non so se per Guardiola lo era. Per me è un vincente, mi ha aiutato molto al Psg, non era facile, mi ha aiutato a cambiare la mentalità”. Parlando invece della lotta per il titolo in Liga, per il tecnico anche quest’anno sarà una faccenda per Real, Barcellona e Atletico: “Il Barça quest’anno avrà più motivazioni perché l’anno scorso non ha vinto. Ma l’Atletico lotterà fino alla fine”.
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