Ta’Qali (Malta), 13 ott. (LaPresse) – Il massimo del risultato con il minimo sforzo. L’Italia torna a casa da Malta con tre punti, ma al termine di una prestazione tutt’altro che esaltante. Contro un avversario decisamente modesto dal punto di vista tattico e tecnico, gli azzurri faticano a creare pericoli e devono ringraziare il gol dell’esordiente Graziano Pellè, forse l’unica nota positiva della serata. Anche se la fortuna non ha dato una mano a Buffon e compagni, visti i quattro legni colpiti. Conte resta imbattuto ed incassa la terza vittoria nel girone di qualificazione, la seconda in tre giorni dopo quella di Palermo sull’Azerbaigian, ma nella squadra vista stasera si intravede poco la sua mano. Il ct azzurro avrà molto da lavorare in vista del big match contro la Croazia, antagonista degli azzurri per il primo posto.

L’attaccante del Southampton, all’esordio in maglia azzurra, affianca Immobile, mentre Zaza si accomoda in panchina. Darmian-Bonucci-Chiellini formano il trio difensivo, con il granata che prende il posto di Ranocchia, mentre a centrocampo Conte dà fiducia a Verratti al fianco di Florenzi e Marchisio. Pirlo si accomoda con le riserve. Corsie esterne affidate a Pasqual e Candreva. Prova subito a mettersi in mostra Pellè e l’Italia sfiora il vantaggio: sul cross di Pasqual, l’attaccante del Southampton si avventa di testa sul pallone che però si stampa sulla traversa. Azzurri ancora sfortunati poco dopo, a raddoppiare il conto dei legni azzurri è Chiellini su calcio d’angolo, ancora di Pasqual. La rete è nell’aria ed arriva al 24′: Hogg salva sull’incornata di Bonucci, Immobile rimette in mezzo per Pellè che ha buon gioco nell’insaccare e realizzare il primo gol in maglia azzurra (24′). La strada si mette ulteriormente in discesa per gli uomini di Conte con il rosso diretto sventolato tre minuti più tardi a Mifsud, reo di un intervento su Florenzi. Decisione forse eccessiva: il giallo sembrava più giusto. La superiorità numerica tuttavia sembra non giovare agli azzurri che gradualmente abbassano i ritmi. Prende quindi coraggio la nazionale di Ghedin, che prova ad impensierire Buffon con un paio di piazzati di Failla: in entrambe le occasioni, la palla si spegne sul fondo.

Conte si fa sentire negli spogliatoi e in apertura di ripresa la Nazionale azzurra centra il terzo legno della serata con un tiro cross di Candreva che tocca la parte alta della traversa. Lavoro per le moviole per un dubbio contatto Camilleri-Immobile in area maltese, poi è lo stesso attaccante del Borussia Dortmund ad impegnare Hogg deviando di testa il traversone di Verratti. Al quarto d’ora, primo cambio azzurro con la staffetta Florenzi-Aquilani. Conte cerca fantasia in attacco ed inserisce Giovinco per Immobile. L’attaccante della Juventus prova subito a mettersi in evidenza, ma non basta a dare la scossa ad una squadra che sembra accontentarsi del possesso palla. Un intervento falloso di Bonucci su Schembri, lanciato verso la porta, costa al difensore bianconero il rosso e in campo si ristabilisce la parità numerica. Il ‘sacrificato’ per fare posto ad Ogbonna è Pellè. L’Italia non ha interesse ad accelerare e lascia scorrere i minuti: per sua fortuna, Malta, complice la stanchezza, non pare avere intenzione di gettarsi all’assalto. Brivido finale con l’ennesimo palo azzurro, stavolta centrato da Giovinco. Contro la temibile Croazia, servirà ben altra Italia.

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