Udine, 21 set. (LaPresse/Italia Media) – Incubo Napoli. Seconda sconfitta consecutiva per gli azzurri che a Udine lasciano tre punti e buona parte delle proprie ambizioni stagionali. Una sconfitta forse immeritata per quel che si è visto ma che apre scenari di crisi profonda per una squadra che non riesce a ritrovarsi. Brava l’Udinese a difendersi con ordine e ad approfittare delle amnesie difensive degli azzurri.
Benitez rivoluziona la squadra e spiazza tutti: illustri esclusi in panchina, come Mertens, Inler e Hamsik, centrocampo inedito con Gargano al fianco dell’esordiente Lopez e trequarti con Michu al debutto dal 1′ e Zuniga in versione ala offensiva. La conseguenza è che la squadra appare poco propensa ad osare anche se dietro soffre poco. Risultato? Il primo tempo è tutto nello sterile possesso palla degli azzurri che non velocizzano la manovra e non riescono a mettere in difficoltà più di tanto l’Udinese ed in due-tiri in porta-due degni di essere menzionati, ovvero un destro di Badu a inizio gara dopo uno svarione di Britos ed un clamoroso palo di Gargano al 35′ su assist di un peraltro spaesato Michu. E’ vero che si è giocato quasi sempre nella metà campo friulana ma Karnezis non ha quasi mai corso rischi.
La ripresa si apre con un moto d’orgoglio dell’Udinese, poi Benitez comincia a cambiare le sue pedine. Fuori Zuniga e dentro Callejon con lo spagnolo che sfiora subito il gol esaltando le doti del portiere udinese, bravo in precedenza a respingere anche su Higuain. Sembra l’anticamera di un assedio del Napoli ma arriva a sorpresa invece il gol dell’Udinese al 25′: punizione di Di Natale, respinta corta di Koulibaly e grande inserimento di Danilo che insacca. Il Napoli cambia tutto: dentro Mertens e De Guzman ma i minuti passano e di occasioni da gol non se ne vedono. Gli azzurri perdono lucidità e non riescono a trovare il pari, fa festa il Friuli: per il Napoli è crisi nera.
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