Milano, 20 set. (LaPresse) – “Devo adattare le mie capacità al calcio italiano, è difficile giocare qui. Devo adattarmi a tutto, inclusa la gestione della partita da parte degli arbitri”. Nemanja Vidic, difensore dell’Inter, traccia un primo bilancio del suo periodo in nerazzurro alla vigilia della trasferta di Palermo. “E’ un po’ presto per vedere quali sono i nostri obbiettivi, dobbiamo prendere la stagione partita per partita”, risponde l’ex Manchester United a chi gli chiede se la squadra di Mazzarri sia da scudetto. “Il nostro obbiettivo è arrivare tra i primi tre, vincere lo scudetto sarebbe bello ma dobbiamo guardare partita per partita”. “E’ bello aver vinto in questo modo l’ultima partita”, prosegue Vidic in merito al successo in Europa League contro il Dnipro. “Abbiamo pareggiato la prima e poi vinto alcune partite di fila. E’ importante iniziare in questo modo e lo mostreremo anche a Palermo”.
Ancora sull’argomento arbitri: “Credo che a volte – dice il serbo – il loro lavoro sia difficile anche a causa del comportamento dei giocatori che spesso chiedono dei falli o dei rigori in situazioni che in realtà non accadono, in Inghilterra questo avviene meno. Ho parlato con Romeo (che aveva espulso Vidic contro il Toro, ndr) e mi ha spiegato le cose che non bisogna fare qui. Spero di adattarmi il più presto possibile”. “Somiglianze tra Ferguson e Mazzarri? Entrambi i manager abbiano un approccio simile alla squadra”, prosegue il difensore. “Nel costruire una buona atmosfera all’interno della squadra. Questa è una filosofia che condividono. Per quanto riguarda i moduli a Manchester si giocava con un 44-2 o 4-5-1, Mazzarri ha invece un diverso approccio ma l’importante è lo spirito di gruppo che entrambi vogliono creare”.
Il giocatore torna poi sul suo passaggio all’Inter dopo la lunga esperienza con lo United: “Avevo già deciso di venire qui dopo aver parlato con il Manchester. Mi sono lasciato bene con loro, non hanno cercato di trattenermi dopo la firma. Entrambe le situazioni sarebbero buone per noi. Sarei soddisfatto di vincere l’Europa League ed arrivare in Champions ma anche di raggiungere uno dei primi tre posti. Direi che si equivalgono. In ogni caso giocheremo partita per partita, non vogliamo pensare a cosa succederà nei prossimi mesi. Vogliamo fare buoni risultati ed essere in buona posizione prima della sosta per le nazionali”. Quindi, offre il suo punto di vista riguardo le differenze tra calcio italiano e inglese: “Non sono venuto qui per cambiare la mentalità – sottolinea Vidic – sono qui per adattarmi al gioco italiano. Se mi chiedi cosa preferisco posso dire che preferisco la maniera di giocare Inglese, è più onesta e rispettosa. Ma come ho detto non sono venuto per cambiare la mentalità, sono venuto qui per adattarmi. Credo anche che il ritmo di gioco sia diverso, perché è legato alle interruzioni”.
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