Mourinho: Con Ronaldo nessun rapporto, ma gli auguro il meglio. Rifarei scelta Real

Mourinho: Con Ronaldo nessun rapporto, ma gli auguro il meglio. Rifarei scelta Real

Londra (Regno Unito), 19 set. (LaPresse) – “Non c’è rapporto. Lui gioca nel Real Madrid, io sono al Chelsea”. José Mourinho, allenatore dei ‘Blues’ londinesi, parla così di Cristiano Ronaldo, da lui allenato durante l’esperienza in terra spagnola. “Non ci incontriamo spesso”, spiega il portoghese in un’intervista all’emittente TVI. “Il rapporto non esiste, il ricordo sì. Ricordo il buono e il meno buono”, continua Mourinho. “Ricordo che è una macchina da gol, mi ha aiutato a vincere la Coppa del Re e la Supercoppa spagnola. Probabilmente – aggiunge lo ‘Special One’ – anche io l’ho aiutato, ci siamo aiutati tutti, nel fare la storia, vincendo il campionato dei 100 punti contro il miglior Barcellona della storia. Il giocatore Cristiano Ronaldo è nei miei ricordi più belli e gli auguro tutto il meglio nella sua carriera, più in nazionale che nel club”.

Nonostante l’esperienza al Bernabeu non sia finita in modo positivo, Mourinho confessa che rifarebbe la scelta: “Sicuramente sì. E’ stata un’esperienza, come uomo e come allenatore, che ripeterei senza pensarci due volte”. “Lasciai il Real Madrid – sottolinea il portoghese – ma avevo un rapporto fantastico con il presidente, il direttore esecutivo e l’intera struttura, prendemmo una decisione che era la cosa migliore per la mia carriera. Io sono un uomo felice, vado alle partite e agli allenamenti con grande gioia e non sono una persona che ama parlare del passato”. Mourinho non sembra crucciarsi dei due suoi anni senza successi. “E’ insolito – dice – ma è colpa mia. La cosa insolita è vincere sette campionati consecutivi. Due in Portogallo, due in Inghilterra, due in Italia e poi in Spagna, il primo no, ma il secondo sì. Negli ultimi due anni, i miei peggiori, ho raggiunto due semifinali di Champions League, la finale di Coppa del Re, ha vinto la Supercoppa a Barcellona, sono arrivato secondo in Spagna e terzo in Inghilterra. Sono i miei due anni drammatici, ma la colpa è mia”, aggiunge Mourinho.

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