Milano, 31 ago. (LaPresse) – Parte alla grande il Milan di Filippo Inzaghi. Miglior debutto a San Siro il tecnico rossonero non poteva immaginare: 3-1 alla Lazio e primi tre punti in saccoccia. Sotto gli occhi del presidente Berlusconi e del neo acquisto Torres, presenti in tribuna, per il ‘Diavolo’ è una vittoria di certo beneaugurante e che porta all’ex attaccante molte note positive: su tutte, nell’attacco del dopo-Balotelli, la prestazione del rigenerato El Shaarawy, migliore in campo. Bene anche il nuovo volto Menez, ma il lavoro per ‘Superpippo’ non mancherà perché in sintesi la sua squadra segna tre reti con tre tiri in porta. Ne consegue un passivo onestamente pesante per i biancocelesti che attaccano, soprattutto nel secondo tempo, senza però dimostrarsi particolarmente efficaci in avanti: incassato il terzo gol dai padroni di casa, la squadra di Stefano Pioli, alla prima panchina in campionato con i capitolini, accorcia con l’autorete di Alex ma fallisce delle buone occasioni e, soprattutto, un rigore con Candreva nel finale.

Nessuna novità nelle due formazioni. Out Pazzini e in attesa del già citato Torres, Inzaghi affida le chiavi dell’attacco ad El Shaarawy, supportato da Menez ‘falso nueve’ e Honda. La risposta in avanti dei biancocelesti è nel tridente Candreva-Keita-Klose. In campo, tra i nuovi volti stagionali di Serie A, Diego Lopez e Alex nelle file rossonere e De Vrij in quelle biancocelesti. L’avvio dei padroni di casa è confortante: bastano sette minuti ad Honda per sbloccare il risultato. Il giapponese è bravo a finalizzare il contropiede portato avanti da El Shaarawy con una gran sgroppata: servizio del ‘Faraone’ e destro che non lascia scampo a Berisha. Subito letale il Milan di Inzaghi. Gradualmente i ritmi calano e i rossoneri arretrano, preferendo colpire in ripartenza per approfittare di una Lazio non impeccabile in difesa. Alla mezz’ora , biancocelesti vicini al pareggio: Lulic mette in mezzo ma dopo il ‘bug’ di Zapata Klose non riesce nella girata. Per gli uomini di Pioli era una buona occasione. Finisce un primo tempo non costellato da molte emozioni eppure godibile. Nella ripresa ci si attende la sfuriata della Lazio, invece, nel momento migliore dei capitolini, è la squadra di Inzaghi a raddoppiare: sul cross di Abate dalla destra, Muntari anticipa tutti in spaccata e di mancino firma il 2-0 (11′).

Il Milan può anche disporre del colpo del ko. Menez viene atterrato in area da De Vrij, Tagliavento indica il dischetto. E’ lo stesso trequartista francese ad incaricarsi della trasformazione: 3-0 al 19′. Altra doccia gelata per la Lazio, che però raccoglie le forze per riaprire, quattro minuti dopo, un match che appare compromesso: Candreva gira per il taglio di Djordjevic, nel tentativo di anticipo Alex spedisce per sua sfortuna nella sua rete. La squadra di Pioli ci crede: i rossoneri rischiano dopo un’uscita avventata di Diego Lopez su un colpo di testa di Lulic, palla a lato. Altri brividi al Milan li porta un colpo di testa di De Vrij e un sinistro al volo di Mauri, con palla che esce di un soffio. I rossoneri provano ad alleggerire la pressione con un gran tocco di El Shaarawy per Niang, salva tutto Felipe Anderson. Ma la pressione ospite persiste. E che forse nel Milan qualcosa è cambiato lo dimostra, in pieno recupero, il rigore parato da Diego Lopez a Candreva, concesso per atterramento dello stesso trequartista ad opera di Abate. Al fischio finale, il popolo di San Siro può tirare un sospirone di sollievo e regalare i primi applausi alla ‘creatura’ di Inzaghi.

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