Milano, 23 ago. (LaPresse) – “Liverpool è l’ultima spiaggia? Ad altissimo livello sì. O la va o la spacca”. Mino Raiola, procuratore di Mario Balotelli, commenta così il prossimo passaggio dell’attaccante dal Milan ai Reds, in Premier League. “Non è vero che ho chiesto al Liverpool una percentuale esagerata”, spiega in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Con gli inglesi – prosegue – c’è una trattativa molto fluida, corretta, basata sui contenuti. Va avanti da tre mesi. Non è uno scoop. Il Liverpool è sempre stata l’unica squadra che ho trattato per Mario in Inghilterra”. Raiola esclude le voci sull’inserimento di una clausola comportamentale nel contratto del giocatore: “Si dice male”, chiarisce l’agente. “Mario non avrà un contratto diverso dagi altri giocatori del Liverpool: dovrà rispettare il codice di comportamento del club come tutti gli altri”.
“Tre giorni fa – assicura Raiola, parlando della trattativa con gli inglesi – non c’era niente in ballo: si parlava del Liverpool ma non c’era un’offerta. Se tu mi chiedevi se c’è un’offerta, io rispondevo di no. Se tu mi chiedevi se stavo parlando con il Liverpool, io rispondevo di sì. La verità è che sto lavorando su Mario da mesi: era arrivato il momento di divorziare dal Milan”. Sull’addio ai rossoneri, l’agente sottolinea: “Non c’è stato un fatto, un avvenimento, una litigata. Niente di niente. Non è vero che si sono incrinati i rapporti. Io sono sempre stato negativo sul ritorno di Mario in Italia: la pressione, le aspettative, la stampa… Giocare in Italia per lui è molto più pesante che all’estero. Ma aveva insistito Mario: dal City voleva andare al Milan”.
Ancora sul rapporto con i vertici rossoneri: “Per l’uomo Galliani nutro rispetto e amicizia. Al Milan non posso rimproverare niente. È una grande società. Mario ha giocato bene 6-7 mesi, dando un apporto determinante per andare in Champions. Ma poi si è visto che non è pronto per essere un leader. Se lo sarà mai? Non sta scritto da nessuna parte. Ho cercato per lui una squadra dove può essere un elemento importante senza che gli chiedano di fare il leader. Il Liverpool ha Gerrard: lì Mario sarà protetto e potrà esprimersi al meglio”. Sul concetto di leader, l’opinione di Raiola è che “non sempre un buon attaccante lo è. Mario ha bisogno di togliersi dalle spalle questa pressione: deve sentirsi libero di fare gol e basta”. Quindi, non lesina una frecciata a Barbara Berlusconi: “Mi ha molto deluso”. “È sempre cordiale e elegante – continua l’agente – ci avrò parlato tre volte in vita mia. Io sarò fatto male, però le cose me le devi dire in faccia. E invece mi sono state riferite cose scorrette da addebitarmi”.
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