Roma, 18 ago. (LaPresse) – Il nuovo presidente della Figc Carlo Tavecchio e Antonio Conte si sono sentiti telefonicamente questa mattina definendo direttamente gli ultimi aspetti della collaborazione che legherà il neo ct alla Figc fino al 31 luglio 2016, al termine della trattativa condotta nei giorni scorsi da Giulia Mancini per Antonio Conte e dall’Avv. Mario Gallavotti per la Figc.
Conte – riferisce la Figc – ha condiviso con il presidente Tavecchio il progetto di rilancio della Nazionale e il progetto di formazione dei nuovi calciatori azzurri attraverso i centri di formazione federale, con un forte impegno nell’ambito del Settore Tecnico anche come coordinatore delle squadre giovanili, posizione già ricoperta da Arrigo Sacchi.
La Federazione ha definito inoltre i termini di un nuovo rapporto di partnership commerciale con alcuni dei propri sponsor con termini assai innovativi per la internazionalizzazione del marchio Figc e la valorizzazione della Nazionale, e che prevedono anche l’utilizzazione dell’immagine del nuovo ct Conte come testimonial. La conferenza stampa di presentazione del nuovo commissario tecnico azzurro è prevista per domani alle ore 11.30 presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma.
È iniziato, intanto, nella sede di via Allegri, il primo Consiglio Federale della Figc con Carlo Tavecchio presidente. All’ordine del giorno, oltre alla questione relativa al ripescaggio della 22esima squadra di serie B, l’elezione dei due vicepresidenti, l’incarico di team manager e la ratifica della scelta di Antonio Conte a commissario tecnico della Nazionale.
“Conte allenatore della Nazionale? Non lo so l’ho letto sui giornali. È un tecnico preparato e secondo me chi sa fare l’allenatore sa fare anche il selezionatore. In più nella preparazione e nella lettura della gara è molto bravo e questo va a confermare le validità di una scelta”. Così Renzo Ulivieri, presidente dell’ Assocazione allenatori, arrivando in via Allegri, a Roma, per il primo Consiglio federale della Figc dell’era Tavecchio.
Quanto al contratto dell’ex allenatore della Juve, pagato in parte dagli sponsor, “ora me lo faccio spiegare nei termini – ha aggiunto – secondo me è un segnale di debolezza della Federazione, ma vediamo. Il valore dell’allenatore è assoluto”.
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