Dal nostro inviato Antonio Martelli
San Paolo (Brasile), 1 lug. (LaPresse) – Dopo Brasile e Germania, anche l’Argentina si qualifica per i quarti di finale della Coppa del Mondo tra mille sofferenze. L’Albiceleste supera 1-0 la Svizzera dopo i tempi supplementari grazie ad un gol di Angel Di Maria su assist di Leo Messi. Una autentica battaglia quella andata in scena all’Arena Corinthians di San Paolo, con il pubblico brasiliano in massa a fare il tifo per gli elvetici. La squadra di Sabella ha rischiato davvero grosso, i ragazzi di Hitzfeld (colpito oggi da un grave lutto, la scomparsa del fratello) hanno dato tutto e anche di più per arginare la maggior classe dei sudamericani. Un grande Benaglio, un Behrami eroico su Messi, uno Shaqiri a tratti incontenibile non sono bastati a ribaltare un pronostico che vedeva l’Argentina favorita. L’Albiceleste, con un Messi marcato praticamente a uomo, ha avuto poco da Lavezzi, Higuain e Palacio e viene da chiedere come sia stato possibile lasciare a casa un giocatore come Tevez. Nei quarti ora l’Argentina attende la vincente tra Belgio e Stati Uniti. Come da previsioni il ct argentino Alejandro Sabella schiera Ezequiel Lavezzi dall’inizio al posto dell’infortunato Sergio Aguero. Il Pocho va a comporre il tridente d’attacco con Leo Messi e Gonzalo Higuain. La Svizzera propone invece lo stesso undici che ha battuto l’Honduras, con Xherdan Shaqiri trequartista alle spalle dell’unica punta Josip Drmic. Gli elvetici non hanno mai battuto l’Argentina in sei precedenti.
Un’ottima Svizzera riesce ad imbrigliare nel primo tempo un’Argentina, a cui non basta un dominio incontrastato nel possesso palla. Messi e compagni non riescono a trovare spazi nella munita retroguardia elvetica, così le occasioni migliori sono proprio per i rossocrociati. Primi venti minuti di grande equilibrio, con l’Argentina che prova a fare la partita ma la Svizzera è molto attenta a non concedere nulla. La coppia di centrocampo tutta napoletana formata da Inler e Behrami è sempre pronta a chiudere su un Messi che non riesce a trovare spazi. L’Alblceleste si limita solo a buttare qualche palla in mezzo sui calci piazzati per Higuain, ma senza esito. Sono così gli elvetici a rendersi più pericolosi prima con un bolide di Inler dai 25 metri alto e poi con una bella incursione da destra di Shaqiri che serve sul dischetto del rigore Xhaka sulla cui conclusione a colpo sicuro è decisivo Romero di piede. L’Argentina prova subito a replicare con un tentativo da sottomisura debole di Messi parato da Benaglio e successivamente con Garay che manca di un soffio la deviazione vincente di testa su calcio d’angolo. Al 38′ altra occasionassima per la Svizzera con Drmic che si invola da solo verso la porta di Romero, sorprendendo la difesa argentina, ma prova un pallonetto debole e centrale che l’ ex portiere della Samp para senza problemi. Messi prova a scuotere l’Argentina con un’azione tambureggiante al 40′, la palla arriva a Di Maria che calcia però debolmente di sinistro tra le braccia di Benaglio.
Secondo tempo che inizia con l’Argentina subito pericolosa: Messi serve Lavezzi in area sulla sinistra, cross rasoterra per l’accorrente Higuain che viene però anticipato in angolo da un difensore. Immediata replica svizzera con lo scatenato Shaqiri che prima impegna Romero su un calcio di punizione dal limite e poi calcia alto di sinistro su un assist in area di Drmic. La squadra di Sabella intensifica la pressione, ancora Messi sulla trequarti serve Lavezzi che a sua volta vede l’inserimento a sinistra di Rojo per un tirocross respinto a fatica da Benaglio. Al 16′ ci prova Higuain di testa su cross da sinistra dell’ottimo Rojo, ma ancora il portiere elvetico è pronto alla deviazione in angolo. Il Pipita di nuovo pericoloso poco dopo su cross di Zabaleta da destra, poi sulla prosecuzione è Messi a provare il sinistro al volo da fuori area ma la palla termina alta. Alla mezzora Sabella manda in campo Palacio al posto di Lavezzi. Ormai è un assedio dell’Argentina, con Benaglio costretto agli straordinari prima su un rasoterra di Messi e poi sul tentativo di tap-in di Palacio sulla respinta. Nell’occasione l’interista chiede il rigore ma dalle immagini sembra sia lui a cercare il contatto e a tuffarsi. Cambia anche Hitzfeld, dentro l’ex fiorentino Seferovic al posto di Drmic in attacco. Nei minuti finali ancora Messi prova l’azione personale e l’assist in area per Palacio anticipato. In pieno recupero occasione per la Svizzera con un colpo di testa alto di Schar, su punizione di Inler. Il risultato non si sblocca e per la quarta volta negli ottavi di finale di questi Mondiali si va ai supplementari. Protagonista subito Benaglio che nega a Garay il gol con un miracolo su un colpo di testa ravvicinato. Con il passare dei minuti l’Argentina inizia ad accusare la fatica ed esce così la Svizzera che prende in mano le operazioni a centrocampo e prova anche in un paio di volte la conclusione da fuori ma senza esito. In avvio del secondo supplementare ci prova Di Maria dalla distanza, altra grande parata di Benaglio. E’ proprio l’attaccante del Real a due minuti dai calci di rigore a trovare il gol della vittoria quando su assist di Messi, autore di una cavalcata irresistibile dalla sua metà campo, batte Benaglio con un sinistro rasoterra sul secondo palo. Nell’assalto finale elvetico Dzemaili in mischia colpisce un palo clamoroso a due passi da Romero. Per la Svizzera è una beffa atroce, mentre la squadra di Sabella può tirare un sospiro di sollievo e festeggiare la qualificazione ai quarti di finale.
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