Dal nostro inviato Antonio Martelli
Mangaratiba (Brasile), 10 giu. (LaPresse) – Uno dei reduci dell’infausta spedizione del 2010 in Sud Africa, Claudio Marchisio si appresta a giocare il Mondiale della maturità. A 28 anni il centrocampista della Juventus è pronto a ritagliarsi un ruolo importante nella squadra di Prandelli in vista dell’esordio contro l’Inghilterra del prossimo 14 giugno a Manaus. “Si respira un’aria positiva, stiamo lavorando bene. L’ambiente è perfetto, anche grazie alla presenza delle famiglie, c’è molta serenità in vista della prima partita del girone ormai alle porte”, ha detto nella conferenza stampa odierna dal ritiro azzurro di Mangaratiba. E a proposito della sfida contro gli inglesi, il centrocampista della Juve ha avvertito: “Sarà una partita difficile, loro sono cambiati molto ma anche noi. In questi due anni abbiamo fatto ottime cose e ora dovrà parlare il campo. Giocheremo in una città con un clima diverso rispetto a qui. Abbiamo visto già con la Fluminense cosa significa, l’umidità ti aggredisce subito. Arriveremo lì e conteranno molto le motivazioni. Contro l’Inghiltera sono sempre grandi sfide e vedremo come andrà”. “Abbiamo provato negli ultimi due test due moduli diversi, possiamo cambiare anche nel corso delle stesse partite. Abbiamo giocatori di qualità ed è importante che tutti si sentano protagonisti, anche chi giocherà di meno potrà essere e dovrà essere determinante”, ha detto ancora il centrocampista azzurro e della Juve. “Sappiamo che la prima partita è la più importante”, ha aggiunto Marchisio. “In questi giorni abbiamo curato molto la fase difensiva, abbiamo lavorato molto duramente e la lucidità non era al massimo. Stiamo lavorando con il mister per rendere sempre più perfetta questa macchina”, ha detto.
Un Marchisio pronto a dare il massimo per la maglia azzurra. “E’ un momento importante per tutti non solo per me. Io riesco ad adattarmi bene in tutti i ruoli, l’ho sempre fatto nella mia carriera e darò il massimo. A differenza dell’anno scorso è un momento diverso per me. Con la Juve c’era stato bisogno di un chiarimento ma se ci fosse stata una situazione simile non avrei nemmeno parlato vista l’importanza della manifestazione”, ha aggiunto il centrocampista bianconero. In una Nazionale che è un misto di veterani e giovani di belle speranze, il Principino di Chieri è una sorta di trade-union tra la generazione dei Campioni del Mondo 2006 e quella che si affaccia al primo Mondiale in carriera: “Ho più esperienza rispetto all’altro Mondiale, quando ero reduce da un’operazione al menisco. Con il passare degli anni cerchi di prepararti sempre al meglio e dare il massimo in campo”, ha ricordato. Tornando sulla sua stagione: “Ho avuto dei problemi durante l’anno – ha detto – dopo gennaio mi sono tolto questi fastidi e sono tornato ai livelli che speravo. Per me è un Mondiale molto importante e per aver giocato meno forse sono più fresco rispetto agli altri. Siamo arrivati qui con un clima diverso rispetto all’Italia, la squadra sta bene e ora dobbiamo solo andare in campo con grandi motivazioni e giocarci questo Mondiale”, ha detto Marchisio.
E a proposito di veterani, Marchisio ha parlato di Buffon che si appresta a giocare il suo quinto Mondiale in carriera: “Gigi ha sempre la stessa voglia, è un grande professionista. E’ un giocatore di grande spessore, un compagno e un amico che in ogni momento riesce a dare la scossa giusta a questa squadra”, ha aggiunto il centrocampista bianconero sempre in conferenza stampa. “Ci sono giocatori sempre pronti a dare i consigli giusti, per noi è un punto di riferimento. Passano gli anni ma ha sempre una grandissima voglia e non vede l’ora di iniziare”, ha detto ancora Marchisio. Da un campione affermato come Buffon a un esordiente come Matteo Darmian che ha bruciato le tappe nella considerazione di Prandelli. “Darmian ha fatto un’ottima stagione con il Toro e ha esordito bene contro L’Irlanda, mi ha colpito molto. Sta facendo bene ed è un ottimo giocatore per noi”, ha concluso Marchisio.
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