Roma, 27 mag. (LaPresse) – “La Nazionale? Allenare quella del proprio Paese è sempre un traguardo per ogni allenatore”. Lo dice il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ritirando al Salone d’Onore del Coni a Roma il Premio Bearzot dell’Us Acli, giunto alla sua quarta edizione. “A me per ora piace stare sul campo tutti i giorni ed il rapporto quotidiano con i giocatori – aggiunge – ma nel momento in cui dovessi pensare di non divertirmi più allora chiamerei la Figc (sorride, ndr) quando scade il contratto di Prandelli. Ho ancora due anni di tempo per pensarci”, conclude.
Il neo tecnico campione d’Europa ha parlato anche di Milan e delle voci su un possibile approdo di Pippo Inzaghi sulla panchina. “Inzaghi ha grande entusiasmo e voglia di fare. Ha già fatto esperienza nel settore giovanile, conosce l’ambiente ed è conosciuto. Se diventerà l’allenatore del Milan, buona fortuna!”, ha detto sempre ritirando al Salone d’Onore del Coni a Roma il Premio Bearzot dell’Us Acli, giunto alla sua quarta edizione.
Ancelotti non pensa che la poca esperienza dell’ex attaccante rossonero sia un problema: “Quando si inizia un mestiere tutti non hanno esperienza – dice – te la fai nel tempo”. Il tecnico dei ‘Blancos’ nega le voci che vedevano il suo nome a rischio in Spagna e fra i papabili per la panchina rossonera: “Si fa presto a dire se Ancelotti non vince la Champions salta – racconta – perché la vittoria ha tanti padri la sconfitta un solo ovvero l’allenatore”.
In precedenza ha parlato il presidente del Coni Giovanni Malagò. “In questo momento bisogna portare testmonial positivi ai tanti giovani che per una serie di motivi smettono di fare attività sportiva. Viva Carlo Ancelotti! Una persona che riesce a coniugare i valori della vittoria della Champions League, che vale come una medaglia d’oro alle Olimpiadi, a quei valori del sociale di cui abbiamo bisogno perché oggi lo sport è questo”, ha dichiarato.
“Conosco Carlo da ragazzo, siamo coetanei – aggiunge – Quando mi hanno detto che il nome a cui si pensava per il premio era quello di Ancelotti sono stato subito entusiasta”. Nelle precedenti edizioni si erano aggiudicati il riconoscimento Cesare Prandelli, Walter Mazzarri e Vincenzo Montella.
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