Lisbona (Portogallo), 24 mag. (LaPresse) – La ‘Decima’ è finalmente realtà per il Real Madrid, che supera 4-1 nel derby europeo l’Atletico Madrid e si aggiudica la Champions League 2014 in una finale di Lisbona indimenticabile. Entra nella storia anche Carlo Ancelotti, che raggiunge il mitico allenatore del Liverpool Bob Paisley come i soli a vincere per tre volte la Coppa dalle grandi orecchie. Festeggia la Madrid ‘blanca’ mentre è dramma per i colchoneros che ormai stavano toccando con mano il sogno di sollevare per la prima volta nella loro storia il trofeo più importante. L’Atletico perde la sua seconda finale dopo quella del 1974 contro il Bayern, anche in quell’occasione l’epilogo fu drammatico con i biancorossi di Spagna travolti nel replay dopo aver pareggiato la prima partita. I 100 milioni spesi da Florentino Perez per Gareth Bale alla fine si sono rivelati un investimento fruttuoso, visto che proprio il gallese ha segnato il gol del 2-1 che di fatto ha dato la vittoria al Real. Ma il trionfo blanco è soprattutto di Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo, autentici trascinatori della squadra e capaci di crederci fino alla fine. L’Atletico esce sconfitto a testa alta, peccato solo per la gazzarra finale scatenata dopo qualche parola di troppo del giovane Varane che non sono andare giù a Simeone. Il sanguigno Cholo è stato espulso rovinando forse una serata comunque straordinaria.

Stadio Da Luz pieno in ogni ordine di posto, in tribuna anche i reali di Spagna e il primo ministro iberico Mariano Rajoy. Diego Costa recupera in extremis Diego Costa, la cui partita però dura appena nove minuti a causa dei postumi dell’infortunio alla coscia subito contro il Barcellona. Nel Real Madrid, invece, Ancelotti ritrova Benzema in avanti, ma deve rinunciare a Pepe in difesa e schiera Varane. Dopo un avvio prudente, l’Atletico alza il baricentro del gioco e il Real non riesce a dare continuità alla propria azione. La gara si accende all’improvviso intorno alla mezzora, prima con una punizione insidiosa di Ronaldo parata da Courtois e poi con un’occasionissima fallita da Bale che entra in area e calcia debolmente fuori di sinistro da ottima posizione. Al primo tiro in porta, però, un cinico Atletico passa in vantaggio al 36′: Godin, già decisivo a Barcellona per la vittoria della Liga, scavalca con un colpo di testa in mischia Casillas, uscito male sugli sviluppi di un angolo. Il Real riparte a testa bassa per riequilibrare il risultato prima dell’intervallo ma la difesa della squadra di Simeone è sempre attenta e di fatto non corre rischi.

In avvio di ripresa Ronaldo prova a prendersi il Real Madrid sulle spalle e nel giro di dieci minuti impegna due volte Courtois: prima su un calcio di punizione che il portiere belga devia in angolo, poi sul corner di Di Maria la palla arriva tra i piedi del portoghese il cui destro è deviato da un difensore dell’Atletico. Sul nuovo angolo svetta ancora di testa Ronaldo con palla a lato. Ancelotti prova a cambiare qualcosa, sostituisce Coentraro e Khedira con i più offensivi Marcelo e Isco. Al 17′ ancora pericoloso Ronaldo con un colpo di testa su cross di Ramos dalla destra, ma palla ancora larga. L’Atletico però non pensa solo a difendersi e anzi è sempre pericoloso soprattutto sulle palle da fermo. Nell’Atletico, Simeone fa entrare l’ex napoletano Sosa al posto di Raul Garcia. I Blancos spingono ma quando concludono sono imprecisi, come con Isco e due volte con Bale. L’Atletico replica con Villa che tenta la zampata da sottomisura su cross di Sosa dalla destra, ma Casillas lo anticipa. Finale emozionante, con Ancelotti che getta nella mischia il giovane Morata al posto di Benzema ma la difesa dell’Atletico sembra un bunker inespugnabile fino al 47′ quando Sergio Ramos su calcio d’angolo piazza il colpo di testa vincente che manda tutti ai supplementari.

Nella prosecuzione regna la tensione e la stanchezza, ma l’impressione è che il Real sia più fresco. I Blancos protestano anche per un presunto fallo di mani in area in barriera su una punizione dal limite di Ronaldo. L’Atletico è sulle gambe e di fatto si limita a difendersi, sale il nervosismo con Simeone che entra addirittura in campo per contestare l’arbitro quando fa battere un angolo al Real a primo tempo supplementare finito. Il Real ha più gamba e ci prova ancora con Modric da fuori area, ma Courtois è attento. Il gol è nell’aria e arriva al minuto 110′ con Bale che poggia di testa nella porta vuota una palla alzata proprio dal portiere belga dopo una deviazione su tiro di Di Maria. L’Atletico crolla e nei minuti finali il Real dilaga con le reti del brasiliano Marcelo e con un rigore di Cristiano Ronaldo. A Madrid sarà grande festa alla fontana di Cibeles, mentre regnerà l’amarezza in quella del Nettuno.

REAL MADRID – ATLETICO MADRID 4-1.

RETI: 35′ pt Godin (A), 47′ st Ramos (R), 5′ s.t.s. Bale, 12′ s.t.s. Marcelo, 14′ s.t.s. Ronaldo (rig.).

REAL MADRID: Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Coentrao (13′ st Marcelo); Modric, Khedira (14′ st Isco), Di María; Bale, Cristiano Ronaldo, Benzema (33′ st Morata). A disp. Diego López; Arbeloa, Pepe, Illarramendi. All. Ancelotti.

ATLETICO MADRID: Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Filipe Luis (39′ st Toby Alderweireld); Gabi, Tiago; Raúl García (21′ st Sosa), Koke; Villa, Diego Costa (9′ pt Adrian). A disp. Aranzubia, Mario, Diego, Adrißn, Cebolla. All. Simeone.

Arbitro: Bjorn Kuipers (Olanda).

Note: Garcia (A), Ramos (R), Khedira (R), Miranda (A), Villa (A), Juanfran (A), Gabi (A), Koke (A), Godin (A), Varane (R), Ronaldo (R). Espulso per proteste Simeone.

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