Di Andrea Capello
Roma, 15 mag. (LaPresse) – Resta solo Sara Errani a tenere alto il nome dell’Italia agli Internazional Bnl di Roma. In un ‘Pietrangeli’ esaurito ben oltre ogni ordine di posto la migliore tennista italiana supera la sua ‘bestia nera’ Petra Cetkovska (proveniente dalle qualificazioni, ndr) 6-4, 7-6 in 1h58′ di partita e vola ai quarti di finale. Sarita ha giocato una partita ordinata ed intelligente contro un’avversaria che le ha tenuto testa per tutta la durata dell’incontro. La Errani la vittoria ha dovuto sudarsela fino all’ultimo 15 ed ora può proseguire la sua corsa nel torneo dove l’anno scorso fu in grado di issarsi fino alle semifinali. “Sono davvero molto felice, è stata una partita durissima. Il pubblico è stato incredibile, tanta gente tutta per me. Mi ha aiutato tanto”, ha detto a fine gara. La prossima avversaria per l’italiana è da far temare i polsi: la cinese Na Li, seconda testa di serie del tabellone, contro la quali la Errani non ha mai vinto in carriera. “E’ una giocatrice molto aggressiva che ti toglie il tempo”, ha spiegato a fine gara. Sara comunque prova a pensare positivo. “Forse la terrra rossa, mi può aiutare – ha aggiunto speranzosa – Vediamo domani, sarà dura ma ci proverò”.
Chi invece lascia fra gli applausi è Francesca Schiavone. La ‘Leonessa’ del tennis italiano tiene fede al suo soprannome ma nulla può contro la soldità e la bravura della polacca Agnieszka Radwanska. La terza testa di serie del tabellone chiude la pratica 6-4, 6-1 in 1h27, un punteggio fin troppo punitivo per la milanese. In vista dell’amato Roland Garros, dove trionfò nel 2010 e giunse in finale nel 2011, la Schiavone può comunque guardare al futuro con fiducia. Nonostante le quasi 34 primavere (compirà gli anni a giugno, ndr) Francesca ha ancora tanta voglia di lottare. “Il bicchiere è mezzo pieno – ha detto – Mi porto a casa due partite giocate ad alto livello contro due avversarie forti ed un po’ di fiducia, di aria da respirare, di gioia che oggi serve tantissimo soprattutto adesso in vista di Parigi. Andiamo a casa con qualcosa in più ed è importante”. La Schiavone, ha spiegato di sentirsi come “se avessi una Ferrari e voglio pestare in strada a 350 all’ora”. “Fisicamente mi sento pronta ed anche la mia macchina tennistica lo è – ha aggiunto – Ci sono tante cose da migliorare ma adesso le vedo prima era più difficile”.
Niente da fare pure per Flavia Pennetta. La serba Jelena Jankovic, sesta testa di serie del tabellone, gioca come nei tempi in cui fu in grado di salire al primo posto del ranking mondiale e per la brindisina, comunque autrice di un ottimo torneo, c’è poco da fare. Finisce 6-2, 6-3 in 1h20 con la tennista italiana che palesa grandi problemi al servizio riuscendo a tenere una sola volta il proprio turno di battuta. Grande spettacolo invece sul ‘Centrale’ nella sfida delle bellissime fra Ana Ivanovic e Maria Sharapova. Lato estetico a parte le due mettono in campo una partita dai grandi contenuti tecnici dove la serba (11esima testa di serie del tabellone, ndr) riesce ad eliminare la russa, recente vincitrice del Masters 1000 di Madrid, con il punteggio di 6-1, 6-4 per il delirio del pubblico romano equamente diviso nel tifo per le due ‘grandi bellezze’ del circuito. Nei quarti la Ivanovic giocherà contro la spagnola Carla Suarez Navarro che ha passato il turno senza dover scendere in campo dopo il ritiro della rumena Simona Halep.
Passerella serale per Serena Williams. La numero uno del tabellone si sbarazza senza problemi della connazionale Varvara Lepchenko 6-1, 6-2 agguantando i quarti dove trova la cinese Zhang.
Rischia, soffre, ma resta in corsa. Così come nel suo match d’esordio Rafa Nadal, sette volte Re di Roma, si complica la vita prima di risorgere e battere con autorità il russo Mikhail Youzhny 6-7, 6-2, 6-1 dopo 2h44′ di partita. L’iberico, oltre ad avere le stimmate del fuoriclasse, ha anche il fisico del maratoneta ma potrebbe pagare due sforzi così probanti nel quarto di finale in programma domani contro Andy Murray. Lo scozzese festeggia il suo 27esimo compleanno battendo 7-6, 6-4 l’austriaco Jurgen Melzer dimostrando di essersi messo alle spalle gli incubi della Coppa Davis e del match perso duramente a Napoli contro Fabio Fognini. “Dopo la partita di ieri non avrei voluto stare così tanto in campo ma succede – ha detto lo spagnolo – nel tennis non è facile vincere sempre in scioltezza anche se sono sicuro di poter fare molto meglio di quello che sto facendo”. Riguardo alla gara contro Murray il numero uno del mondo ha le idee chiare. “Sarà una partita dura ma allo stesso tempo sarà bello giocarla – ha spiegato – dovrò andare in campo con la giusta mentalità cercando di essere aggressivo. Se gioco bene avrò le mie chance, in caso contrario vorrà dire che passerò il weekend a casa a Maiorca”. Cade invece la terza testa di serie del tabellone Stanislas Wawrinka. Lo svizzero si arrende all’eterno talento di Tommy Haas che si aggiudica il match 5-7, 6-2, 6-3. Il suo prossimo sarà il giovane bulgaro Grigor Dimitrov, classe 1991, che estromette dal tabellone Tomas Berdych imponendosi 6-7, 6-2, 6-2. Scorrendo il tabellone festeggia pure Milos Raonic, il canadese regola Joe Tsonga 7-6, 6-4 trovando ora sulla sua strada il francese Jeremy Chardy, giustiziere di Federer, che batte il croato Ivan Dodig 6-3, 6-2. Tutto facile, infine, anche per David Ferrer. Il ‘cavallo pazzo’ lettone Ernests Gulbis è in giornata di luna storta e per l’iberico non ci sono problemi nel portare a casa la partita con un netto 6-3, 6-2.
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