Roubaix (Francia), 13 apr. (LaPresse) – Niki Terpstra ha vinto la 112/a edizione della Parigi-Roubaix, la regina delle Classiche. L’olandese della Omega-Pharma Quick Step ha tagliato il traguardo in solitaria nel leggendario velodromo, al termine dei 256 km del percorso, precedendo di 20″ due dei grandi favoriti per la vittoria finale: è il tedesco John Degenkolb (Giant-Shimano) a battere in volata per il secondo posto lo svizzero Fabian Cancellara (Trek Factory Racing), vincitore dell’edizione dello scorso anno.

Terpstra, ‘sopravvissuto’ all’infernale percorso comprensivo di 28 settori di pavé, è riuscito a portare a termine l’attacco scattato a 6 km dal termine. E’ proprio l’olandese a ‘sbucare’ a sorpresa nell’ultima, decisiva parte, all’uscita del Cerrefour de l’Arbre, allungando sul gruppo dei ‘big’ pronti all’affondo finale: Cancellara, Sepp Vanmarcke, Degenkolb, trionfatore quest’anno alla Gand-Wevelgem, Zdenek Stybar, Peter Sagan, Bert De Backer, Geraint Thomas, Tom Boonen, a caccia del quinto trionfo, Bradley Wiggins e Sebastian Langeveld. Ma nessuno di loro riuscirà a contrastarlo fino all’entrata nel velodromo di Roubaix.

Ultimo a provarci Thomas, che però viene ben presto abbandonato dalle energie e si piazzerà nella classifica finale al settimo posto, alle spalle di Vanmarcke, Stybar e Sagan. A completare la top ten Langeveld, Wiggins e Boonen. “Forse non è il giorno migliore della mia vita ma sicuramente lo è della mia carriera”, ha commentato Terpstra. “Ho attaccato ed ero davanti, ma – ha aggiunto – non sapevo quanti secondi avevo di vantaggio. Ho spinto fino alla fine”. Gara da dimenticare per Alexander Kristoff, trionfatore all’ultima Milano-Sanremo: il norvegese ha pagato una foratura nel Trouee d’Arenberg, uno dei settori più temuti del percorso. Il migliore degli italiani è invece Paolo Longo Borghini (Cannondale), giunto 72°, a ben 7’06” dal vincitore.

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