Madrid (Spagna), 5 mar. (LaPresse) – “Io commissario unico? Assolutamente no, oggi non è più possibile una persona che comanda un progetto, ci sono più persone che ragionano per il futuro del calcio italiano, ma non ne abbiamo parlato quindi è ancora presto”. Cesare Prandelli, nella consueta intervista concessa a RaiSport il giorno della partita, smentisce l’ipotesi diffusa nei giorni scorsi di proseguire la proprie esperienza in nazionale a a patto di avere più poteri. “Non rientra nel mio modo di essere – ha spiegato – Con la Federazione ci siamo detti che ci saremmo incontrati a metà marzo, non c’è niente di nuovo”. Questa sera gli azzurri sono attesi dall’impegno con la Spagna in amichevole. “E’ un avversario forte, non dobbiamo avere timore ma pensare a superare l’ostacolo, mi aspetto personalità, voglia di attaccare gli spazi e mettere in difficoltà una grande squadra”.
Prandelli ammette che sarà difficile mettere in difficoltà le ‘Furie Rosse’ “sul palleggio, loro sono davvero campioni nel pressare sulle prime situazioni di gioco, però la partita in Confederation’s è stata interessante sotto questi punti di vista – ha evidenziato – Sappiamo che troveremo una squadra completamente diversa, che darà poco spazio alle nostre ripartenze. Mi auguro di vedere una partita che ci possa dare delle risposte, da un punto di vista della responsabilità e da quello tattico”. Il ct degli azzurri auspica in una bella prova di Cerci. “Alessio ha un’opportunità importante contro una grande squadra, sta facendo bene in campionato – ha evidenziato Prandelli – Si sta perfezionando anche sotto il profilo delle conclusioni, lo possiamo considerare una seconda punta atipica, sarà una prova interessante”, ha concluso”.
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