Roma, 4 gen. (LaPresse) – Con una nota sul suo sito internet, la Lazio comunica ufficialmente “di avere risolto per giusta causa il contratto di lavoro sportivo con i sigg.ri Vladimir Petkovic, Antonio Manicone e Paolo Rongoni, a conclusione di un procedimento disciplinare promosso con regolare contestazione di addebiti e giustificazioni presentate dagli interessati. I fatti accaduti hanno determinato la cessazione del vincolo fiduciario che costituisce elemento essenziale del rapporto di lavoro. La società comunica di avere incaricato della conduzione della squadra il sig. Edoardo Reja, il quale si avvarrà della collaborazione dei sigg. Alberto Bollini e Adriano Bianchini”.
“Reja è il nuovo allenatore della Lazio, sotto l’aspetto federale regolamentare è tutto ok. Domani ci sarà una conferenza stampa di presentazione in cui il presidente Claudio Lotito spiegerà tutto”, ha spiegato l’avvocato Gian Michele Gentile ai microfoni di Sky Sport. Per quanto riguarda l’allontanamento del tecnico bosniaco, il legale biancoceleste ha quindi specificato: “Abbiamo fatto le nostre contestazioni su fatti specifici, che riguardano il mister e i tecnici che lo affiancavano. Abbiamo dato loro un termine per rispondere, in cui hanno contestato e negato i fatti. Ieri hanno avuto tutto il pomeriggio per esporre le loro ragioni. Stamattina la società ha tratto le sue conclusioni e ha adottato il provvedimento, perchè le giustificazioni non fornite non sono state ritenute soddisfacenti e in alcuni casi veritiere”.
L’avvocato Gentile ha spiegato che il licenziamento per giusta causa “è stato determinato dal fatto che Petkovic e i suoi collaboratori, una volta sorte voci di trattative con la federazione Svizzera, su richiesta dalla stampa e del presidente hanno sempre negato. Invece poi l’accordo è stato ufficializzato e questo comportamento secondo la società ha violato il principio di fiducia con i suoi dipendenti”. “E’ venuto meno il rapporto fiduciario in base allo statuto dei lavoratori”, ha spiegato il legale. Per quanto riguarda la conclusione della vicenda, Gentile si è augurato che “si trovi una soluzione non coflittuale, percè se si dovesse affrontare una causa il clima verrebbe turbato. La responsabilità del mister mi auguro lo porti ad avere considerazione per questo aspetto. La Lazio ha le porte aperte, non ha necessità di colpevolizzare nessuno. Ma vuole rispetto per sè e per i tifosi”.
“Prendiamo atto dell’esonero, la nostra intenzione è di impugnare il provvedimento per ristabilire una verità che ha subito delle alterazioni”. Lo ha detto Paco D’Onofrio, legale d Vladimir Petkovic ai microfoni di Sky Sport. A proposito dell’esonero del tecnico bosniaco per “giusta causa” da parte del presidente Lotito, il legale di Petkovic ribadisce: “La questione di fondo è tutalere l’immagine dell’allenatore, che abbia violato regole e creato un clima di sfiducia non è condivisibile. In queste ore alcuni dei giocatori hanno espresso attestati di stima per il lavoro svolto e per il lavoro che avrebbe potuto continuare. Eventuali accordi potrebbero arrivare dopo questo accertamento della verità”.
Secondo il legale di Petkovic, ora il pensiero del tecnico “va soltanto alla squadra a ai tfosi che possano chiudere il campionato come meritano e sperando che la squadra torni vincere già dalla partita con l’Inter. Quindi l’avvocato D’Onofrio racconta quanto accaduto nelle ultime ore: “Fino a questa mattina Petkovic risultava ancora l’ allenatore della Lazio, per questo abbiamo chiesto il reintegro”. Sulla possibilità di un accordo, ieri si è trattato a lungo sulla buonauscita da dare al tecnico, il legale conferma: “Se ci fosse una possibilità di uscire da questa vicenda con una stretta di mano, per noi andrebbe bene. Ma la condizione principale è quella di di ripristinare la verità, non potevamo ammettere che venisse gettata ombra sulla condotta di Petkovic nei mesi scorsi. C’è stato un danno di immagine notevole, valuteremo se sentire gli organi federali per esaminare l’interva vicenda”.
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