Serie B: presentato ‘Obiettivo pubblico’, manuale rapporto club-tifosi

Serie B: presentato ‘Obiettivo pubblico’, manuale rapporto club-tifosi

Milano, 9 dic. (LaPresse) – Aumentare l’appeal del prodotto stadio Serie B, spezzare il legame ancora troppo stretto tra presenze e risultati sportivi, individuare nuovi target di pubblico e fidelizzare quelli già presenti. Riempire gli stadi e sensibilizzare verso le politiche e le strategie di marketing e di comunicazione verso il pubblico. E’ il senso del manuale operativo di ‘Obiettivo pubblico’, progetto nato a febbraio dalla collaborazione tra la Lega Serie B e lo Studio Ghiretti & Associati e messo a disposizione di tutte e 22 le società del campionato cadetto. Il primo risultato è un manuale di 150 pagine, contenente tutte le politiche da attuare nei confronti del pubblico e rivolto a tutti gli ‘attori’ del club, non solo quelli che solitamente si occupano delle strategie. Questa mattina il manuale è stato presentato, nella sede della Lega Serie B a Milano, alla presenza del presidente Andrea Abodi. “‘Obiettivo pubblico’ mira a raggiungere il nostro pubblico, consente di creare le condizioni per una crescita organizzativa, culturale, strutturale”, ha spiegato. “Occorre trasmettere chi siamo, cosa facciamo e come ci prepariamo ad accogliere un pubblico che deve crescere. Serve investire nel capitale sportivo ma anche organizzativo”. Abodi ha definito il progetto ‘Obiettivo pubblico’ “una road map che consente di progredire, crescere e migliorare soprattutto nella capacità di ascolto e di gestione. L’auspicio è che le società e gli organi di informazione ne facciano buon uso”. Ha poi chiarito il presidente della Lega Serie B: “Non sono progetti didascalici, ma iniziative che si calano nella quotidianità. Il nostro obiettivo è l’efficacia e ci auguriamo di avere un’accelerazione in questo senso”.

“Il frutto del lavoro di un anno”, lo ha definito Roberto Ghiretti, presidente di Studio Ghiretti & Associati. “Abbiamo studiato molte esperienze all’estero, come ad esempio la lega americana, che ha puntato tutti sui giovanissimi. In generale abbiamo raccolto le migliori realtà mondiali”. Tra gli aspetti analizzati, le ragioni del divario rispetto all’estero di cui soffre l’Italia, frutto di numerose cause quali ad esempio “il degrado degli impianti, la mancanza di servizi, i problemi legati al confort e alla sicurezza, le difficoltà a reperire i biglietti, i prezzi. E non scordiamo che sono ormai aumentate le alternative di spettacolo allo stadio”. “Si va allo stadio per partecipare ad un esperienza dal vivo, fatta di emozioni e su questo abbiamo giocato”, ha proseguito Abodi. “Lo stadio è la casa dei tifosi, appartiene alla comunità ma va contestualizzato in modo sicuro, per poter vivere momenti indimenticabili. La Lega – ha aggiunto – si è mossa bene con il progetto ‘B Futura’, ma allo stesso tempo l’inadeguatezza degli impianti non può essere il primo freno alla presenza allo stadio, non può essere un alibi. In attesa della costruzione e dell’ammodernamento degli impianti, si può lavorare sulle infrastrutture ‘immateriali’, come il processo di cambiamento nell’approccio ai tifosi. Da qui nasce il percorso di ‘Obiettivo pubblico’. L’idea “è crescere, fare sistema tra club e leghe. Dev’essere un imperativo. Un concetto che dev’essere rivolto a tutti gli ‘attori’ del club, non solo agli addetti marketing o ai responsabili dello stadio ma anche a dirigenti, tecnici, giocatori”. “Gli obiettivi sono a medio termine”, ha chiarito Ghirelli, che ha poi sottolineato l’importanza all’interno delle società dello ‘slo’, “una persona a contatto con lo sviluppo e la fidelizzazione dei tifosi”, peraltro già prevista dalle normative Uefa, una sorta di “anello di congiunzione tra la società e il movimento intorno ad essa”. Tra le altre proposte, “la creazione del ‘fan experience award’, la creazione di un info center per i tifosi, che fornisca tutte le informazioni utili per partecipare, avere aggiornamenti, consigli, assistenza”.

La parola ancora ad Abodi: “Se creiamo l’ambiente, l’esperienza, la vicinanza ed andiamo ad investire su chi vuole investire su di noi, a partire dal tempo, alla fine può cambiare non solo la situazione del numero delle presenze e degli incassi ma anche l’accezione stessa di spettacolo”. E’ chiaro, ha spiegato ancora, che “serve uno sforzo collettivo importante da parte di ogni società e del sistema”. Il presidente della Lega Serie B ha portato l’attenzione al termine ‘cambiamento’, “il quale fa riferimento alla competizione, perché è la competizione di ogni giorno che costringe al cambiamento”. Abodi ha citato a tale proposito un proverbio cinese, “‘quando soffia il vento del cambiamento ci sono due risposte: alcuni alzano muri, altri costruiscono mulini a vento’. Sono modi per difendersi o cogliere l’occasione per raggiungere gli obiettivi. Noi, gli obiettivi, ce li abbiamo ben chiari”. Con precise linee guida: “Attenzione nei confronti non solo dei tifosi ma della storia del calcio. Perché credibilità e reputazione sono fondamentali”.

“Il progetto parte dalla consapevolezza del fatto che prima di coinvolgere i tifosi, bisogna riconoscerli”, sono le parole di Lorenzo Santoni, responsabile di ‘B Futura’. “Nel manuale si spiega quali sono gli strumenti per farlo. Ai tifosi bisogna rivolgersi in maniera specifica e direttamente in base al target che rappresentano: chi va sempre allo stadio, chi ci va poco o per nulla”. “Per arrivare al ‘modello americano’ – ha aggiunto Abodi – serve portare i tifosi allo stadio e suddividerli all’interno dei differenti target: famiglie, fan più appassionati, tifosi ‘normali’. Abbiamo insistito molto sulle famiglie, che sono una delle chiavi del cambiamento”. Nel progetto è dedicato ovviamente molto spazio ai social network, Facebook, Twitter, YouTube ed Instangram, “una straordinaria opportunità per le società di interagire con i tifosi”, ha sottolineato Roberto Lamborghini, del centro studi e area progetti dello studio Ghirelli & Associati. “Lo sport è un veicolo immediato di emozioni e il social sono lo strumento con cui i tifosi posso entrare in relazione nell’immediato con le società. All’estero molti presidenti parlano con i fan attraverso di essi. Senza contare che attraverso i social si può ottenere un profilo dei tifosi, un’opportunità importante per le società”. Abodi ha ribadito come sia fondamentale il coinvolgimento ‘dall’alto’, partendo dai presidenti dei club. “Organizzeremo presto un incontro specifico. Non sarà una riunione formale, ma un’occasione per assumere un impegno”. L’occhio di riguardo va sempre alle scuole, il cui “livello di coinvolgimento si combina con il fattore ambientale. Dalla scuola deve partire la conoscenza e il rispetto regole, è una priorità. Ma è un fattore che guarda anche alla vita della città”. “L’obiettivo – ha concluso Abodi – è che il territorio possa rispecchiarsi nella società e che la società non si senta estranea nel territorio. Più entriamo in empatia con il territorio, più si riescono a raggiungere gli obiettivi. ‘Obiettivo pubblico’ va in questa direzione. Siamo una realtà di servizio a servizio della gente, vogliamo dimostrarlo”.

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