Torino, 23 nov. (LaPresse) – “Io alla Juve dopo Conte o al Milan? No, assolutamente no”. Così Cesare Prandelli ospite ai microfon idi Radio Deejay smentisce le voci che lo vogliono come possibile futuro allenatore della Juventus o del Milan. Il ct azzurro parla ovviamente di Balotelli. “Nessuno riuscirà a normalizzarlo, deve essere sè stesso ma con qualcosa che può dare anche alla squadra”, dichiara. Quindi Prandelli parla già del prossimo Mondiale.
“Ci siamo goduti gli spareggi, poi senza vincere con l’Armenia non siamo stati teste di serie. Il ranking è da rivedere, non abbiamo mai perso ed è impossibile non essere teste di serie”. Per quanto riguarda la rosa dei giocatori che porterà in Brasile: “Ho sempre 35 giocatori in testa, ne ho alcuni che stanno rosicchiando posizioni. Nessuno sta rosicando. Ho risposto in modo trasparente, valuteremo in primavera la condizione fisica ed il rendimento in campionato. Non ci saranno solo scelte meritocratiche ma anche in base la modulo”.
Il ct non crede che all’Italia manchi un grande giocatore in attacco, anzi. “Dobbiamo creare più occasioni di squadra. Se lo fa Balotelli va bene, ma se lo fa un altro idem”. Per quanto riguarda il possibile modulo che vedremo in Brasile: “Paradossalmente siamo diventati simpatici a tutti per il nostro modo di cambiare, ma lo abbiamo sempre fatto in modo propositivo e non speculare. Siamo pronti a dei cambiamenti e lo facciamo anche con facilità perché ho un gruppo di ragazzi bravi. Abbiamo poco tempo, dobbiamo preparare i cambiamenti, abbiamo fatto degli esperimenti durante le qualificazioni. In quei momenti la differenza è fisica e per questo devi cambiare modulo per valorizzare le caratteristiche dei ragazzi”.
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