Malpensa (Varese), 5 nov. (LaPresse) – “La mia esperienza mi insegna a non abbattermi e non montarmi la testa. Io metabolizzo tutti, vado avanti sereno”. Così Adriano Galliani intercettato dai giornalisti all’aeroporto di Malpensa prima di partire per Barcellona ha commentato il difficile momento che sta attraversando il club rossonero. “E’ difficile ma io auguro si faccia bene – ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport – a proposito della gara di domani sera – Delle vicende societarie non parlerò mai per la durata della mia vita, non faccio commenti”. Sul mercato invece l’ad del Milan spiega che “su Honda portiamo pazienza, Rami non posso negarlo perché è a Milanello, giocherà a Berna nella prossima amichevole”.

L’ad del Milan ha difeso poi Mario Balotelli, bersagliato ultimamente dalle critiche. “Ci affidiamo a Balotelli come agli altri. Non carichiamolo di eccessive responsabilità, è uno degli undici – ha sottolineato – Tutti si ricordano dell’ultima partita, ma senza di lui adesso non staremmo andando a Barcellona. Ricordo che Balotelli l’anno scorso ha fatto 13 gol in 12 partite, non saremmo mai andati in Champions se non fosse arrivato – ha proseguito Galliani – Il calcio è stranissimo, Kakà era un oggetto misterioso, adesso il suo acquisto è diventato una genialata perché sta facendo bene. Io Kakà continuo a considerarlo un grande giocatore. Sono certamente diversi ma è una coppia particolare”.

In merito alla partita con il Barcellona, Galliani ha spiegato che “il Milan va a giocarsi la propria partita, non facciamo proclami roboanti, andiamo a giocare come abbiamo sempre fatto, in un’atmosfera come quella europea che è sempre stata confacente a noi”, ha sottolineato. “Abbiamo ottenuto risultati più grandi in giro per il mondo che in Italia – ha evidenziato l’ad del Milan – E’ nel nostro dna. La musichetta della Champions League ci fa bene. Speriamo di fare una bella partita, il calcio riserva sempre sorprese”. Galliani ha poi ricordato come “andiamo a giocare l’ottava partita in tre anni con la squadra numero uno del ranking europeo, è la squadra più forte d’Europa – ha ammesso – Speriamo bene, noi con il Barcellona abbiamo pareggiato due anni fa, in casa abbiamo ottenuto una vittoria e un pareggio negli ultimi anni, ci difendiamo abbastanza bene”, ha concluso.

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