Torino, 3 nov. (LaPresse) – “Abbiamo sempre giocato per vincere, anche sull’1-1 e questo mi è piaciuto. Abbiamo attaccato fino alla fine e provato a vincere. Così è il calcio, non si può vincere sempre. Ma un pari fuori casa non è mai un risultato negativo, quindi va bene”. E’ il commento di Rudi Garcia, allenatore della Roma, al termine del pareggio sul campo del Torino. Sulle scelte di centrocampo, Garcia chiarisce: “Sono contento della partita che ha fatto Bradley. Quando si giocano tre gare alla settimana, soprattutto se sei alla terza dopo due giorni, è importante avere uomini freschi, anche loro meritano di giocare”, spiega il francese ai microfoni di Sky Sport. “Anche Burdisso ha fatto una buona partita, sono contento”.
“Il record di vittorie? Per noi non era un peso”, sottolinea Garcia che spiega anche l’iniziale panchina di Ljajic: “Senza Gervinho abbiamo meno soluzioni. Non era possibile far giocare subito Borriello e Ljajic. Il cambio – continua il tecnico della Roma – era necessario per entrambi, dopo sarebbe stato difficile attaccare se non avessimo avuto alternative. Nel primo tempo non abbiamo sofferto le ripartenze del Toro, che aspettava solo un errore nostro. Nel secondo tempo ci son stati più spazi, anche per loro”. Garcia non risparmia una frecciata alla direzione di gara di Banti. “Io faccio solo il mio mestiere di allenatore, l’arbitro fa il suo. A volte, l’allenatore sbaglia e anche gli arbitri, i giocatori”. Rudi Garcia, allenatore della Roma, non risparmia una frecciata alla direzione di gara di Banti nel match contro il Torino, finito 1-1. “Non dico niente sulle decisioni arbitrali, perché non ho visto niente – spiega il tecnico francese – ma abbiamo preso un gol dove Benatia era primo sul pallone e il giocatore del Torino (Meggiorini, ndr) dietro. Se è fallo? Non lo so, sicuramente è un fatto di gioco. Un pareggio – prosegue Garcia – cambia tutto, soprattutto per il Torino che, dopo questo pareggio, è rimasto tutto indietro affidandosi alle ripartenze. Con l’1-0 sarebbe stato differente, perché loro – aggiunge Garcia – dovevano uscire di più e per noi, forse, sarebbe stato più facile segnare il secondo gol. Ma è andata così”.
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