Serie A, Juve vince sul velluto: 4-0 al Catania con i gol di Vidal, Pirlo, Tevez e Bonucci

Serie A,  Juve vince sul velluto: 4-0 al Catania con i gol di Vidal, Pirlo, Tevez e Bonucci

Torino, 30 ott. (LaPresse) – Massimo risultato con il minimo sforzo. La Juve batte senza particolari patemi il Catania e se non altro mette pressione alla capolista Roma, attesa domani dall’impegno contro il Chievo. La squadra di Conte, dopo un avvio un po’ troppo lezioso, si trova la strada spianata dopo il vantaggio fortunoso siglato da Vidal al 26′ e il raddoppio direttamente su calcio di punizione di Pirlo al 34′. Il resto, per i campioni d’Italia, è ordinaria amministrazione, con il 3-0 che arriva nella ripresa e porta la firma del solito Carlitos Tevez, ormai leader dell’orchestra di Conte, e il poker calato da Bonucci.

Rispetto alla gara con il Genoa i padroni di casa cambiano tre uomini: Caceres prende il posto di Barzagli, De Ceglie quello di Asamoah, Marchisio fa rifiatare Pogba. Il Catania di De Canio risponde schierandosi a specchio, con un folto centrocampo e due punte davanti, Bergessio e il giovane Petkovic. L’undici di Conte parte forte, con una conclusione di Tevez già al 2′ che termina alta, ma è chiaro fin da subito che i bianconeri non mostrano la stessa cattiveria agonistica emersa fin dalle prime battute contro il Genoa. La manovra è prevedibile, e a livello individuale arriva qualche errore di troppo in disimpegno. Gli ospiti percepiscono questo status dei campioni d’Italia e provano a metter la testa fuori dal guscio al 14′: Keko si invola verso la porta dopo aver bruciato sul tempo Bonucci serve Bergessio, ma Chiellini in scivolata sporca il tiro quanto basta affinché finisca in corner. I bianconeri tornano ad affacciarsi in avanti al 19′. Ottima percussione di De Ceglie sulla sinistra, palla dentro per Llorente che di testa manda il pallone di poco a lato. La rete che sblocca il risultato arriva al 26′, quando un tiro senza troppe pretese di Arturo Vidal viene deviato in scivolata da Guarente, la cui deviazione beffa Andujar. Il Catania prova a reagire, ma la Juve di questa sera è tra le più ciniche. Al 34′ dopo un fallo subito da Tevez al limite dell’area Pirlo pennella la traiettoria giusta e realizza il raddoppio.

Gli ospiti provano a scuotersi nella ripresa: al 3′ su un calcio di punizione battuto velocemente Petkovic salta Buffon, ma si allarga troppo e colpisce sull’estenro della rete. Qualche minuto dopo prova a far male Bergessio, ma la sua conclusione viene agevolmente bloccata da Buffon. Dall’altra parte al 12′ Llorente non sfrutta a dovere il cross dalla sinistra di De Ceglie, calibrando male il colpo di testa. Tocca a Tevez così chiudere definitivamente la partita. L’argentino scambia dentro l’area con Llorente, il cui pallone di ritorno viene deviato da Legrottaglie. Proprio Tevez è il più lesto a fiondarsi sulla sfera e a saltare Andujar in uscita, segnando a porta vuota il 3-0. L’Apache lascia subito dopo il campo per Giovinco tra gli applausi dell’intero Juventus Stadium. Proprio da un’iniziativa della ‘Formica Atomica’ arriva il 4-0 di Bonucci, a segno con un potente rasoterra all’altezza del dischetto. La Juve vince agevolmente e si presenta con un poker al tavolo dello scudetto con Roma e Napoli. Il Catania invece esce dallo scontro con i bianconeri con le ossa rotte: De Canio avrà molto da lavorare se vorrà salvare gli etnei.

Juventus-Catania 4-0

Marcatori: pt 26′ Vidal (J), 34′ Pirlo (J); st 21′ Tevez (J), 27′ Bonucci (J).

Juventus: Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal (15′ st Pogba), Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Tevez (22′ st Giovinco), Llorente (28′ st Motta). A disp. Storari, Rubinho, Ogbonna, Peluso, Barzagli, Padoin, Asamoah.All. Conte.

Catania: Andujar; Rolin (21′ st Capuano), Legrottaglie, Gyomber; Alvarez, Guarente, Keko, Almiron, Biraghi (1′ st Castro); Petkovic (19′ st Maxi Lopez), Bergessio. A disp. Frison, Ficara, Tachtsidis, Leto, Izco, Freire. All. De Canio.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata.

Note. Espulso Guarente (C) al 38′ st; ammoniti Chiellini, Pirlo (J).

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