Milano, 29 ott. (LaPresse) – “Balotelli tutto quello che fa viene riproposto con grande evidenza, deve essere lasciato sereno”. Lo ha detto Giancarlo Abete, presidente della Figc, ospite negli studi di SkyTg24 a proposito delle ultime vicende che hanno visto protagonista Supermario Balotelli. “E’ un ragazzo di 23 anni, è estroverso sia come giocatore con lampi di classe eccezionali, sia come giovane. Non ha necessità di nessun tutor, almeno in Nazionale, lasciamolo lavorare perchè in azzurro sta facendo molto bene”.
“Cassano ai Mondiali? Prandelli ha detto che nessuno è escluso, farà le sua valutazioni a fine stagione in base a professionalità, ruolo e farà le scelte più funzionali alla Nazionale”. Così Abete, invece, a proposito di una possibile convocazione di Cassano in Nazionale. “Cassano sta facendo molto bene – prosegue – quindi come tale attendiamo, perchè anche le prossime gare contro Germania e Nigeria saranno importanti per capire chi ha lo standing giusto per stare in Azzurro”.
Per quanto riguarda le prospettive in ottica Mondiale, con l’Italia che non sarà testa di serie nel sorteggio, Abete è fiducioso: “Non avremo nel nostro girone squadre come Inghilterra, Russia, la Francia se si dovesse qualificare, perchè fanno parte della fascia europea. Agli Europei non eravamo teste di serie ma siamo arrivati in finale, era uno status che ci faceva piacere mantenere ma non ce l’abbiamo fatta”.
“Il dopo Prandelli? Non c’è stato alcun contattato con altri allenatori nè direttamente e nè per interposta persona. Abbiamo un ottimo rapporto con Prandelli e speriamo di averlo con noi anche dopo il 2014”, dichiara ancora Abete a proposito del futuro del ct Prandelli dopo i Mondiali in Brasile.
Poi il presidente federale risponde ad Andrea Agnelli: “Calcio italiano immobile? Il Paese sta attraversando un periodo di grandi difficolotà economiche che incidono sulla competitività dei nostri imprenditori. C’è poi un problema di alcune aree come gli stadi e il merchandising, che non hanno lo stesso apporto dei diritti tv. Certamente i diritti televisivi si possono vendere meglio all’estero, per questo la Lega dovrebbe essere più unita per portare avanti riforme importanti”.
Il presidente federale ha commentato le parole del presidente della Juventus Andrea Agnelli, molto critico sulla governance del calcio italiano: “La riforma dei campionati, in accordo con la Lega Serie B, potrebbe essere una soluzione ma non è la panacea. Sicuramente un campionato a 18 squadre – sostiene Abete – faciliterebbe la competitività internazionale dei nostri club”. Per Abete è però “importante la valorizzazione dei settori giovanili, una pecca della nostre società. Se andiamo a vedere i risultati della Uefa Youth League, vediamo che Juve e Milan hanno perso 6-2 rispettivamente con contro Real Madrid e Barcellona. Questo significa che le società mentre sono attente alla competitività delle prime squsdre, dovrebbero investire maggiormanete sui vivai per avere effetto sulle squadre maggiori”.
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