Milano, 21 ott. (LaPresse) – “Diciamo che non è stata favorevole ma a questo siamo abbastanza abituati. Quindi, come tale, un po’ di danno può averlo creato, forse non determinante”. E’ il commento di Massimo Moratti, presidente dell’Inter, riguardante la direzione arbitrale del match di ieri sul campo del Torino e terminato 3-3. “Io sul rigore ho dei gravi dubbi: anche del fatto che fosse rigore”, spiega il patron all’ingresso negli uffici della Saras. “Però – aggiunge – questo sta all’arbitro o a chi ha consigliato l’arbitro, visto che adesso sono in tanti a confrontarsi in campo”. A Moratti viene chiesto se sia da cambiare la regola dell’espulsione per il fallo su chiara occasione da rete: “La cosa più giusta è sempre lasciare all’arbitro questo tipo di decisione”, sottolinea il presidente nerazzurro. “Si brontola o no, ma è giusto che sia lui a decidere, altrimenti mettiamo lì un computer. Ieri sera, per me, ha visto qualche cosa di più di quello che ci fosse”.

“Poteva rimanere in mente come una grande partita e il risultato poi alla fine ci danneggia un po’, d’altro canto questo può succedere”, continua Moratti. “Senza dubbio una bella partita, condotta molto bene dalla squadra che ha dovuto pagare un po’ le distrazioni dei primi minuti”, analizza il patron. “Dopo di che – aggiunge – si son messi a giocare bene con carattere e con tutto”. Riguardo il polemico ‘silenzio’ di Mazzarri nel dopo-gara, Moratti spiega: “Non ero li, quindi non posso dare un giudizio su quello che fosse l’umore in quel momento e le ragioni per le quali non l’ha fatto. Quindi – continua – preferisco non dare un giudizio, poi vedremo internamente com’è la cosa”. Dal patron nerazzurro parole di elogio per Rodrigo Palacio, ieri autore di una doppietta: “Si sta esprimendo bene con una grande umiltà e allo stesso tempo con classe notevole, padronanza, sicurezza. E poi sta facendo i gol, che è fondamentale”.

Thohir “mi ha mandato sms in continuazione su quelli che potessero essere gli stati d’animo durante la partita e ci è rimasto anche lui molto male alla fine per quello che è successo”, svela ancora Moratti. “Ma è una persona che ha la pazienza giusta per capire queste cose”, aggiunge il patron nerazzurro.

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